Come anticipato da SIVeLP è in cantiere la ricetta elettronica veterinaria. Pare fuori gioco il Piemonte che aveva organizzato già riunioni con i veterinari per una propria sperimentazione.
Ne dà notizia Quotidiano.net:
“Roma, 4 settembre 2015 – Addio alla ricetta cartacea per i farmaci veterinari. Il ministero della Salute ha dato il via libera al sistema informatizzato per la digitalizzazione e la tracciabilità dell’intera filiera dei medicinali veterinari e alla fase di sperimentazione per l’utilizzo della ricetta elettronica. A testare per prime l’applicazione saranno le Regioni Lombardia ed Abruzzo.
“L’informatizzazione in questo settore – ha spiegato il ministro Lorenzin – rappresenta un fiore all’occhiello del nostro Paese e si inserisce nel più vasto progetto di ristrutturazione degli applicativi del Ministero della salute, da sempre all’avanguardia nell’adozione di nuove tecnologie in ambito medico veterinario. L’obiettivo – ha aggiunto il ministro – è quello di ridurre e semplificare le operazioni quotidiane attraverso l’utilizzo di tablet e smartphone. La ricetta veterinaria e la tracciabilità del farmaco veterinario rappresentano alcune tra le priorità che il governo si è dato con l’adozione dell’Agenda di Semplificazione 2015-2017 che, tra gli obiettivi, prevede proprio il superamento dell’attuale onere di compilazione e trasmissione delle ricette cartacee”.Grazie al nuovo sistema per l’informatizzazione della ricetta, messo a punto dal ministero della Salute, i veterinari non dovranno far altro che introdurre i dati del medicinale prescritto utilizzando tablet, smartphone o un pc tradizionale – spiega il dicastero in una nota -. Oltre a velocizzare le procedure, il collegamento con la Banca Dati centrale dei farmaci garantirà la tracciabilità del farmaco veterinario. Incrociando i dati di vendita con quelli di prescrizione si potrà non solo migliorare l’efficacia delle azioni di farmacosorveglianza, ma anche disporre di un quadro molto più preciso sul consumo di antibiotici, strumento essenziale anche per il contrasto al fenomeno dell’antibioticoresistenza”.
C’è da sperare che la stessa attenzione sia riservata, da parte del Ministero della Salute, alla questione mai risolta dei farmaci generici per animali. Utilizzo che consentirebbe di contenere i costi anche alle famiglie meno abbienti che ospitano pet”
SIVeLP ha già espresso preoccupazione per la complicazione e i costi di un’operazione che appare sproporzionata all’utilità per il cittadino cui sarebbe sufficiente semplificare l’attuale burocrazia delle prescizioni veterinarie e per lo Stato che partendo da dati incrociati da banche dati parziali, incomplete e seppe di errori (es. l’anagrafe canina) si prefigge di raccogliere informazioni che non sono tali, perché la ricetta non rappresenta un acquisto di farmaco ma solo l’indicazione del curante, che spesso non si traduce in acquisto per svariati motivi. Meglio dunque – a parere del SIVeLP – tracciare i flussi dalle aziende produttrici agli utilizzatori finali attraverso i documenti di trasporto che rappresentano acquisti reali. L’interesse dello Stato a seguire le sorti di una compressa di vermifugo per il cane ci pare sproporzionato.