Ci sono novità per quanto riguarda l`obbligatorietà dell` ECM per i liberi professionisti.
Al consiglio nazionale della FNOVI del 28 novembre scorso si è parlato del nuovo sistema di educazione continua in medicina. Si sono descritte le novità del sistema, le difficoltà della sua applicazione alla realtà della libera professione, e soprattutto è stato prodotto un documento di dichiarazione che afferma che i liberi professionisti non sono vincolati all`ECM. Ma andiamo con ordine: il 30 giugno (salvo una terza proroga) il vecchio sistema ECM morirà. Sarà sostituito dal nuovo sistema, in cui saranno accreditati i provider e non più gli eventi, cosicché la valutazione dei crediti per evento sarà determinata da una griglia di valutazione oggettiva e non più dall`umore del referee anonimo di turno che lo valuta. Questo è un punto di vantaggio, ma purtroppo è l`unico. Infatti per i provider sono aumentati i formalismi burocratici per partecipare al sistema, e soprattutto le spese, essendo imposta anche una tassa annuale oltre alla tassazione per singolo evento, chiamata contributo. Il tutto porta a far sì che in tutta Italia ad oggi siano solo quattro gli enti veterinari diversi dalle UU.SS.LL. che sono accreditati per rilasciare ECM da luglio in poi. Inoltre questi potranno erogare crediti solo ammesso che abbiano presentato il calendario degli eventi 2011 entro la fine dell`ottobre scorso. La situazione rischia di generare maggiori costi per l`aggiornamento, nonché una distribuzione sul territorio non omogenea degli eventi, nonché un numero di eventi così scarso per alcune branche della professione da rendere irraggiungibile l`obiettivo del numero di crediti previsto. Per il prossimo triennio i crediti da maturare sarebbero 150, ai quali si possono sottrarre fino a 30 crediti maturati nel triennio precedente. Il sistema ECM è pensato per tutti i sanitari, medici, farmacisti e veterinari, ma soprattutto per chi di questi appartiene al Sistema Sanitario nazionale, dove potrà trovare l`aggiornamento proposto e pagato dall`azienda, da svolgere nel proprio orario di lavoro, durante il quale è normalmente retribuito. I liberi professionisti sono stati aggiunti in coda, senza troppi riguardi, secondo il sacrosanto principio dell`obbligatorietà dell`aggiornamento professionale, ma con molti aspetti penalizzanti. Tali difficoltà per i liberi professionisti sono state riconosciute dall`ultimo accordo Stato-regioni. Secondo quanto diffuso dalla FNOVI, ma che non siamo stati in grado di riscontrare negli accordi Stato-Regioni, la normativa in atto recita: “I medici veterinari liberi professionisti non saranno considerati vincolati agli adempimenti posti in capo ad essi dal sistema ECM, fino alla definizione di precise garanzie normative ed all`individuazione di agevolazioni sui costi sopportati”. Qui prende spunto il documento di dichiarazione della FNOVI per tracciare la novità: l`acquisizione dei crediti ECM è da ritenersi uno degli strumenti utili a dimostrare il percorso di aggiornamento ed è relazionato alla disponibilità dell`offerta formativa. In sostanza, mancando anche al sistema ECM qualsiasi capacità sanzionatoria, l`utilità della dimostrazione dell`acquisizione dei crediti ECM si appalesa in sede legale nel caso di controversie fra il libero professionista ed il cliente insoddisfatto della prestazione; in questo caso il documento FNOVI dice che il collega è tenuto ad oggettivare e dimostrare i propri percorsi di aggiornamento, che dovranno essere coerenti col proprio profilo professionale. Quindi la grossa novità è che secondo questa dichiarazione del Consiglio Nazionale FNOVI, il sistema ECM per il libero professionista è uno dei modi in cui tenersi aggiornato, ma certo non l`unico, e finché non ci saranno norme più precise e appropriati sgravi fiscali, il raggiungimento dei crediti ECM per il libero professionista è da considerarsi non obbligatorio, nonostante il Ministero della Salute affermi il contrario sul proprio sito internet. Se paragonata all`articolo uscito da poco su Trenta Giorni a firma del presidente Penocchio, in cui si esaltava il nuovo corso dell`ECM, la dichiarazione lascia piacevolmente sorpresi. In totale si dà uno scossone al sistema ECM per quanti riguarda i liberi professionisti; resta da vedere quale sarà la contromossa a livello Ministeriale, visto che da quando è cominciato, questo ECM ha portato molti soldi a Roma nelle casse del Ministero, naturalmente sfilandole dalle tasche dei sanitari. Nella speranza che questi principi siano accolti, c`è da augurarsi una presa di contatto con le federazioni degli ordini dei medici-chirurghi e dei farmacisti. Se anche questi facessero propria la dichiarazione FNOVI su ECM e libera professione, il peso politico di queste affermazioni sarebbe senz`altro più rilevante, spingendo il legislatore a ratificare queste posizioni.
SIVeLP.
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