La normativa prodotta dopo che la rabbia è ricomparsa in Italia è chiara: resta l`obbligo di vaccinare. Sia le ordinanze del Ministero della Salute, sia i provvedimenti dell`Unità di crisi che ha tracciato i confini dell`area in cui è obbligatoria la profilassi sono tuttora in vigore, per cui i proprietari …
La normativa prodotta dopo che la rabbia è ricomparsa in Italia è chiara: resta l`obbligo di vaccinare. Sia le ordinanze del Ministero della Salute, sia i provvedimenti dell`Unità di crisi che ha tracciato i confini dell`area in cui è obbligatoria la profilassi sono tuttora in vigore, per cui i proprietari di cani dovranno assicurarsi la protezione vaccinale anche per il prossimo anno. Il Sindacato ricorda che la rabbia è una patologia mortale anche per le persone e quindi proteggere i propri animali è un modo per difendersi dalla grave malattia. In quest`ottica consigliamo di sottoporre a profilassi anche i gatti, in quanto si sono verificati numerosi casi di contagio in questa specie, ed eventuali altri mammiferi conviventi. Ricordiamo anche che il vaccino ha la sua efficacia solamente quando inoculato ad animali sani. Se qualche proprietario dovesse essere in dubbio sulla reale copertura vaccinale del proprio animale, potrà richiedere al proprio veterinario di fiducia un esame per accertarla, oppure, più semplicemente, ripetere la somministrazione del presidio immunizzante.
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