La Francia è simile all’Italia come numero di abitanti. La produzione ha quote interessanti – decisamente superiori – mentre i veterinari che vi operano sono circa la metà, pur con totali di animali da compagnia molto affini. Si tratta di una realtà da confrontare perché nella UE rappresenta meccanismi significativi di produttività, con regole di gestione piuttosto avanzate e impatto verso la spesa pubblica decisamente minore: numeri da confrontare ed elaborare per la competitività.
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E ovviamente tutto si riflette sul reddito professionale:
https://www.veterinaire.fr/votre-animal-vous/les-honoraires-du-veterinaire.html
sembra che alle organizzazioni italiane non interessi minimamente questo aspetto, solo il Sindacato ne parla. per il resto, un silenzio assordante, sono tutti impegnati a creare nuove burocrazie e incombenze, e le nostre organizzazioni gli danno una mano….