18/05/2016 Editoriali1 Minuti

Quando il Saggio (Papa Francesco) indica la luna, lo stolto guarda il dito

Sivelp

Una professione medica quale quella veterinaria non ha un bisogno irrinunciabile di commentare le posizioni del Papa.

Se tuttavia dovesse farlo, ci sono dei grandi argomenti riferibili a coloro che hanno ben presente che la medicina veterinaria è nata originariamente proprio dalle produzioni animali, per poi diffondersi anche negli animali da compagnia. Tra questi esistono concetti profondi quali il ruolo di chi è in grado di capire la Natura, studiandone rigorosamente i modi e le leggi, e chi invece trascina o si lascia trascinare dall’illusione di modificare la selezione naturale con concetti elaborati a tavolino.

Oppure, raschiando il fondo del barile, c’è chi pensa di salvare una veterinaria con profili redittuali da fame, che poco risponde alla crisi (a differenza del “mercato” degli animali) contestando chi parla ad altri livelli. Difendere gli animali non significa tornare ai concetti di Adolf Hitler o rifiutarsi di concepire la Natura come un sistema unicum e indivisibile, tra la vita di animali e vegetali. Certo dietro a queste posizioni esistono grandi settori di mercato; essi in ogni caso non hanno aiutato la veterinaria. Per funzionare dovrebbe almeno cercare di imitare la professione di altri stati europei:

5000 € al mese
5000 € al mese

Per fortuna esistono anche coraggiosi garanti della razionalità, che vale la pena approfondire quali “il teologo degli animali” o Fiorella Mannoia e vari articoli.
Sicuramente non confonderanno la figura del veterinario con quella del missionario!
Angelo Troi