La nuova forma virale che ha infettato migliaia di persone in Messico e negli Stati Uniti presenta alcuni aspetti di particolare gravità. Sembra acclarato che la patologia si possa manifestare con un quadro simile alla normale influenza, con interessamento degli organi respiratori, e che in un certo numero …
La nuova forma virale che ha infettato migliaia di persone in Messico e negli Stati Uniti presenta alcuni aspetti di particolare gravità. Sembra acclarato che la patologia si possa manifestare con un quadro simile alla normale influenza, con interessamento degli organi respiratori, e che in un certo numero di infetti, abbia determinato esiti infausti. Sono sotto osservazione alcuni casi sospetti anche in Europa. Il patogeno sembra essersi virulentato nel suino, ma non si è limitato al passaggio suino-uomo, infatti si stanno studiando episodi di trasmissione uomo-uomo. Il contagio avviene principalmente per promiscuità, attraverso aerosol, ed il ruolo della specie zootecnica nel nostro contesto, diventa quindi secondario. In Europa sono soprattutto i viaggiatori il veicolo di trasmissione più temuto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità tranquillizza circa il consumo di carni adeguatamente lavorate. Il virus è inattivato dalla temperatura ad almeno 70 °C. Non è chiaro al momento se l’uomo possa a sua volta passare la patologia al suino, ma in questo caso potrebbero assumere un ruolo epidemiologico tutt’altro che irrilevante i selvatici, ed in particolare il cinghiale, sempre più diffuso nella nostra Penisola.
Nessun tag disponibile per questo articolo.