Il quotidiano Libero ha pubblicato un capitolo dedicato agli animali da compagnia.
Per quanto riguarda la nostra professione cita visite da 95 euro. Piuttosto improbabili in Italia, tanto che i redditi medi ufficiali ENPAV dei veterinari sono quelli riportati in home-page di sivelp.it (la metà sotto mille euro al mese)
Libero 21 Gennaio 2018
Questo per quanto riguarda il settore dei Liberi Professionisti, circa 2/3 dei veterinari italiani.
Diverso potrebbe essere il riferimento al costo di una visita veterinaria ad animali da compagnia, da parte della Sanità Pubblica, molto presente in Italia rispetto al resto della UE. In tal caso è ragionevole pensare a cifre simili a quelle citate, perchè molti siti che analizzano la spesa pubblica riportano costi orari da 100 a 200 euro per il SSN (consideriamo che nelle regioni italiane non sono rari Ticket di almeno 30,00€ per visita delle persone). Assai diverso il caso di Liberi professionisti utilizzati in campagne di sterilizzazione. Per loro i compensi sono stati ben lontano dagli investimenti richiesti.
E l’impatto sul sistema produttivo italiano? Non se ne parla; eppure l’Italia esibisce l’agro-alimentare come una delle principali fonti di economia avanzata, ed in questo settore la veterinaria ha un ruolo importante. Tesi opposte potrebbero ridurre gli equilibri, sebbene molti paiano non accorgersene.
Certo che, se la politica cita “ricchezza” economica e filosofica, ai veterinari spetta l’impegno di adeguarsi alle tariffe citate, perchè la laurea in medicina veterinaria è per la maggior parte un costo della collettività e per i veterinari riconduce a varie centinaia di migliaia di euro che lo Stato investe nei giovani, futuri professionisti.
Nelle culture moderne l’impatto della formazione rientra ai cittadini attraverso prestazioni a prezzi adeguati.
Un modo per ripagare il sistema, finanziato in partenza anche da chi non ne trarrà utilità diretta e restituito in parte attraverso le tasse.
Difficile parlarne in tempi di slogan, ma presto o tardi i nodi arriveranno al pettine.
Angelo Troi – Segretario SIVeLP
Ma qualcuno, ovviamente in veste ufficiale e rappresentante in qualche modo della categoria, ha provveduto a mandarli a fare in c..o e a chiedere di di potere replicare a cazzate come quelle scritte?Va bene che si tratta del quotidiano “Libero” e detto questo detto tutto, ma lasciarlo passare senza replicare mi sembra pazzesco.C’è qualche collega vicino al pensiero di “Libero” e che lo legge? Se si faccia qualcosa.Personalmente “libero” non lo tocco neanche con le mani….