Il dr. Nando Quadrelli ha intervistato per noi il collega greco Nicola Mathiopoulos , permettendoci di conoscere come si svolge la professione veterinaria nei Paesi Comunitari. Nicola Mathiopoulos Caro Nando innanzitutto voglio salutare, tramite questo giornale, tutti i veterinari Italiani ai quali mi sento molto vicino perchè ho studiato in Italia, …
Il dr. Nando Quadrelli ha intervistato per noi il collega greco Nicola Mathiopoulos , permettendoci di conoscere come si svolge la professione veterinaria nei Paesi Comunitari. Nicola Mathiopoulos Caro Nando innanzitutto voglio salutare, tramite questo giornale, tutti i veterinari Italiani ai quali mi sento molto vicino perchè ho studiato in Italia, Paese che considero la mia seconda patria. NQ Quanti veterinari ci sono in Grecia e che cosa fanno? NM Qui lavorano quasi 3.000 veterinari di cui 800 sono dipendenti dello Stato e i rimanenti sono dei liberi professionisti, la maggior parte dei quali, circa 1400, si occupa di animali d’affezione, cani e gatti quasi eslusivamente perchè le specie esotiche non hanno ancora preso piede in Grecia, mentre i colleghi che si dedicano agli animali da reddito sono circa 500. Dei restanti, un’ottantina sono impiegati presso aziende farmaceutiche, 150 in aziende alimentari, 20 si occupano di cavalli e una decina nel campo ittico. NQ Quali sono gli animali da reddito allevati principalmente in Grecia? NM L’allevamento ovicaprino è quello di gran lunga più importante con circa 20 milioni di capi, la Grecia è insieme alla Francia una delle maggiori produttrici di latte di capra, sono presenti sul territorio Ellenico circa 250 mila capi bovini, tra le razze da latte e quelle da carne e grosso modo 130 mila suini. Al contrario dell’Italia l’allevamento cunicolo è quasi esclusivamente a carattere familiare, mentre riveste una certa importanza l’acquicoltura che è in fase di sviluppo. Per quel che riguarda l’avicoltura organizzata abbiamo 80 milioni di polli e 4 milioni di galline e nell’allevamento domestico circa 15 mlioni di polli e 4 milioni di galline. NQ La Grecia si è adeguata alle normative Comunitarie sull’anagrafe? NM Un censimento ovicaprino preciso non è ancora stato fatto, solo adesso si è cominciato ad assegnare un numero agli allevamenti e ad applicare le marche auricolari a tutti gli animali. Lo stato dei lavori nel comparto bovini è più avanzato, agli allevamenti è già stato dato il codice aziendale ed anche l’anagrafe bovina è stata completata. NQ Come viene svolta la professione in Grecia? E la situazione occupazionale è rosea o è in affanno come in Italia NM Qui in Grecia i Veterinari Statali sono paragonabili ai condotti che c’erano in Italia prima della riforma sanitaria e dell’ istituzione delle ASL., ispezionano i laboratori dove si lavorano gli alimenti d’origine animale, fanno gli ispettori delle carni nei macelli, le certificazioni ecc. A loro spetta l’assistenza sanitaria degli animali da reddito che devono svolgere in modo completamente gratuito, viene loro rimborsata solo la benzina usata per raggiungere gli allevamenti. Questa è una delle ragioni per cui, qui da noi, l’assistenza veterinaria è inadeguata ed è anche un motivo per cui in Grecia siamo in ritardo rispetto al resto dei Paesi Comunitari per quanto riguarda il censimento degli animali e delle aziende ed anche per quanto riguarda il controllo igienico sanitario, richiesto dalle direttive dell’EU, delle filiere produttive. Il servizio veterinario Greco è molto carente e noi liberi professionisti siamo convinti che per far fronte a questi ritardi l’assistenza zooiatrica e il controllo igienico sanitario delle filiere debba essere affidato ai privati, come del resto avviene in Europa. Il veterinario Aziendale, a mio parere, rappresenterebbe una grossa innovazione, ma la veterinaria pubblica non sembra particolarmente interessata ad instaurare questo tipo di figura professionale. Mi sembra che i veterinari greci stiano tutti abbastanza bene, anche in considerazione del fatto che la vita costa un pò meno che in Italia, i colleghi pubblici hanno uno stipendio di circa 1.300 E al mese mentre il reddito dei liberi professionisti varia tra i 1.000 e i 5.000 E al mese. NQ I colleghi che lavorano nel settore degli animali da reddito hanno altre fonti di reddito? NM Quasi esclusivamente dal commercio dei farmaci veterinari che in Grecia è affidato principalmente a noi veterinari liberi professionisti e in misura inferiore ai farmacisti. Gli allevatori non sono abituati a pagare le prestazioni veterinarie e non sarà nemmeno facile abituarli a farlo, quindi i liberi professionisti traggono il loro reddito dal commercio dei farmaci. I veterinari Greci normalmente dispongono di un negozio dove oltre al commercio dei farmaci ricevono gli allevatori per dare loro consigli e spiegazioni di carattere medico, alimentare, zootecnico. Nel negozio si trova anche un locale adibito alla visita degli animali d’affezione. La vendita dei medicinali per i piccoli e grandi animali è la nostra principale fonte di reddito a cui non intendiamo rinunciare ma auspichiamo anche che si creino le condizioni adatte per permetterci di svolgere la professione in modo diverso e migliore di quanto accade attualmente. NQ In quale Ministero è collocato il Servizio Veterinario in Grecia? NM Contrariamente a quanto avviene in Italia i Servizi Veterinari in Grecia dipendono dal Ministero dell’Agricoltura. Però secondo me i consumatori sarebbero maggiormente garantiti se fosse collocato in quello della Sanità, come da voi. Infatti iI Ministero della Agricoltura è un Ministero produttivo mentre a quello della sanità spetta il compito di tutelare la salute pubblica e i veterinari pubblici devono essere liberi da ogni vincolo e mirare unicamente alla salvaguardia della salute dei cittadini. NQ Nicola hai qualcosa d’altro da dire ai colleghi Italiani? NM Si… vorrei parlare della KTIMEL che è una società che abbiamo voluto io con qualche altro collega e che conta ormai 100 iscritti ma presto passerà a 500, perchè lo Stato ha stabilito di commissionarci un importante lavoro. Infatti ci è stato affidato il compito di allestire e di gestire l’anagrafe ovicaprina, si tratta di un lavoro enorme, pensate che dobbiamo mettere e distribuire le marche auricolari a 20 milioni di capi ovicaprini e di gestire tutta la banca dati che ne deriverà. Banca dati a cui potranno accedere tutti: colleghi, allevatori, commercianti, macellatori ecc. In questo modo noi veterinari Greci oltre ad avere il controllo dei farmaci che sono utilizzati nella cura degli animali da reddito avremo in mano anche la movimentazione degli animali e tutto questo andrà a favore dei consumatori i quali disporranno di alimenti d’origine animale con garanzie igienico sanitarie molto elevate. La KTIMEL è attrezzata per l’acquisto dei farmaci e di ogni altro tipo di materiale necessario ai veterinari e agli allevatori. In questo momento per mezzo di corsi e giornate di aggiornamento stiamo preparando i nostri colleghi all’attuazione del sistema di autocontrollo attraverso il sistema HACCP dalla produzione primaria fino alla distribuzione come prevedono le normative comunitarie. Siamo convinti che presto ai Veterinari liberi professionisti Greci sarà affidato buona parte del controllo delle filiere agroalimentari e che la KTIMEL, in tutto questo, avrà una parte determinante. In breve possiamo dire che KTIMEL opera su tre fronti, in primo luogo la prestazione di sostegno ai medici veterinari, in secondo luogo l’assistenza e l’amministrazione degli animali da allevamento ed infine, ma non per ultimo, la sicurezza degli alimenti e la tutela della salute pubblica. Per questo invito tutte le industrie: farmaceutiche, mangimistiche, manifatturiere di interesse zootecnico ecc. che intendono avere rapporti commerciali con la Grecia di rivolgersi alla KTIMEL perchè potranno contare su una collaudata e ramificata catena commerciale distribuita su tutto il territorio Ellenico. I recapiti a cui rivolgersi, in inglese, francese ed italiano, sono i seguenti: ktimel@otenet.gr Fax +302610362277 Ringrazio la vostra rivista per l’opportunità che mi ha dato di comunicare coi veterinari Italiani, saluto ed abbraccio affettuosamente tutte le colleghe e i colleghi Italiani. NQ Nicola ti ringrazio per l’intervista che hai voluto concedere alla nostra rivista, una organizzazione paragonabile alla KTIMEL da noi non esiste, infatti la gestione dell’anagrafe bovina è stata affidata all’associazione degli allevatori, a me la vostra iniziativa piace molto e credo che meriterebbe d’essere copiata dai veterinari Italiani. Di Nando Quadrelli
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