18/05/2003 Editoriali29 Minuti

Relazione del Presidente al Consiglio Nazionale FNOVI del 5 aprile 2003

Sivelp

RELAZIONE Cari Colleghi, a tutti porgo, anche a nome dei Componenti il Comitato Centrale, il saluto più cordiale di benvenuto e l’augurio di «buon lavoro». Mi corre l’obbligo di indirizzare un doveroso e sentito «grazie» a tutti i Colleghi che hanno lasciato l’incarico di Presidenti degli Ordini Provinciali, per l’attività svolta in questo triennio. Estendo …

RELAZIONE Cari Colleghi, a tutti porgo, anche a nome dei Componenti il Comitato Centrale, il saluto più cordiale di benvenuto e l’augurio di «buon lavoro». Mi corre l’obbligo di indirizzare un doveroso e sentito «grazie» a tutti i Colleghi che hanno lasciato l’incarico di Presidenti degli Ordini Provinciali, per l’attività svolta in questo triennio. Estendo i miei ringraziamenti a tutti gli amici del Comitato Centrale, al personale dipendente della Federazione, ai collaboratori e a tutti coloro che hanno contribuito con il loro impegno e con non pochi sacrifici, legati anche alle tante carenze di mezzi e personale, a mantenere attiva ed operativa questa nostra Federazione. Con riferimento ai collaboratori della FNOVI, Vi informo che da qualche tempo contiamo sulla collaborazione, in materia di consulenza legale, prestataci dall’avv. Maria Giovanna Trombetta. La «relazione» che presenterò, relativamente alle attività che ci hanno impegnato in questo ultimo anno, sarà oltremodo riassuntiva, ciò al fine di dare spazio agli interventi che seguiranno e che costituiranno fonte essenziale per le iniziative che dovranno essere promosse ed attuate dal nuovo Comitato Centrale. Prima di darvi lettura di quanto elaborato, ritengo doveroso ricordare i Colleghi che sono venuti a mancare in questo ultimo anno. Rivolgiamo Loro, nel minuto di silenzio che osserveremo, un pensiero riverente. Per tutti ricordiamo il caro, indimenticabile, Presidente Aldo Rogheto; l’amico di sempre Dott. Luigi Vida, il Dott. Enrico Thuniger; il Dott. Antonio Mori; il Dott. Fabio Ferrara; il Dott. Giacomo Raineri ed il Dott. Cosimo Damiano Leuzzi. Venendo agli argomenti illustrati in questa mia relazione, voglio segnalarvi come tutti i Consiglieri del Comitato Centrale, con la collaborazione di Colleghi appartenenti ad altre Istituzioni, siano stati impegnati nelle varie Commissioni istituite dalla FNOVI, partecipando agli incontri tenutisi presso i diversi Ministeri ed Enti, affrontando le problematiche che richiedevano la nostra attenzione e presenza. Ministero della Salute Numerosi i nostri interventi in questa sede: per l’aggiornamento del D.M. 8 agosto 1988, n. 476, relativamente ai compensi spettanti ai veterinari liberi professionisti impegnati nella bonifica sanitaria degli allevamenti (tubercolosi – brucellosi -leucosi); per la tutela dei veterinari coadiutori di confine con l’esame del contratto di conferimento dell’incarico; per l’emanazione di una disciplina relativa al «benessere animale»; per la sicurezza alimentare (B.S.E.); per i provvedimenti relativi alla Blue Tongue; per il varo di un Progetto scuola; ect. ect. Queste ed altre problematiche sono state rappresentate al Sottosegretario di Stato, Sen. Cesare Cursi, in occasione dell’incontro tenutosi presso la nostra sede, lo scorso 29 gennaio. 2 Riporto brevemente la scaletta degli argomenti trattati: tariffe; strutture veterinarie; ruolo del medico veterinario relativamente alle problematiche dell’anagrafe bovina e canina; il veterinario d’azienda; la disciplina della libera professione dei veterinari dipendenti dal S.S.N.; l’ingerenza di alcune Associazioni cinofile nelle attività delle Istituzioni veterinarie (FNOVI – Ordini); le nostre osservazioni sulla legge:«disposizioni a tutela degli animali», approvata alla Camera ed ora all’esame del Senato; il provvedimento relativo ai «cani pericolosi». Mi soffermerò su alcuni di questi argomenti enunciati solo al fine di aggiornarvi sulle ultime evoluzioni. Il «tariffario nazionale», approvato dalla FNOVI e visionato dal Ministero della Salute, sta seguendo l’iter di controllo degli Uffici competenti per essere inserito nel D.P.R. che si sta approntando per le tariffe sanitarie. Il provvedimento relativo alle «strutture veterinarie», dopo l’approvazione della «bozza» elaborata dalla FNOVI da parte del Ministero, è ora all’esame della Conferenza Stato-Regioni. Sul disegno di legge n. 1930 (risultante dall’unificazione dei disegni di legge n.432, 122, 2467 e 2610) riguardante la tutela degli animali, approvato dalla Camera dei Deputati il 15 gennaio scorso, sono state elaborate le nostre osservazioni relativamente alla formulazione dell’art. 3 «Obblighi dei medici veterinari» laddove si stabilisce: «Salvo che il fatto non costituisca reato, chiunque, avendo nell’esercizio della professione veterinaria curato o visionato animali per lesioni riferibili ai delitti di cui alla presente legge, omette di riferirne all’autorità giudiziaria è punito con la sanzione da 500 a 1.500 euro. In caso di ritardo, si applica una sanzione amministrativa da 300 a 1.000 euro». Nella nostra nota inviata al Presidente del Senato, Senatore Marcello Pera, ed a numerosi Senatori, abbiamo sottolineato l’esistenza di una norma che già obbliga il veterinario a segnalare qualsiasi caso di morsicatura, e ci riferiamo al disposto dell’art. 86 del Regolamento di Polizia Veterinaria, evidenziando l’inutile duplicazione della previsione con l’aggravante della sanzione amministrativa in caso di mancata ottemperanza. Attenzione è stata riservata anche a numerosi altri disegni di legge: tra tutti segnalo il n. 42 «Divieto di impiego di animali in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzati»; il n. 1118 «Modifica dell’art. 727 del codice penale in materia di maltrattamenti e combattimenti tra animali; il n. 1783 «Norme per la protezione degli animali ed abrogazione degli artt. 638 e 727 del codice penale»ed il n.1802 «Istituzione di una guardia veterinaria prefestiva e festiva su tutto il territorio nazionale» che prevede al suo art. 1: «E’ istituita su tutto il territorio nazionale una guardia veterinaria prefestiva e festiva», per proseguire all’art. 2: «La guardia veterinaria di cui all’articolo 1 è disciplinata dalla Azienda Unità Sanitaria Locale competente per territorio ed è effettuata in base ad una turnazione che comprende tutti gli ambulatori privati presenti in ogni singolo centro abitato del territorio considerato». Segnalo il disegno di legge n. 2059, comunicato alla Presidenza il 4 marzo scorso, per la conversione in legge del Decreto Legge del 3 marzo 2003, n. 32, relativo alle «Disposizioni urgenti per contrastare gli illeciti nel settore sanitario» diretto principalmente ai sanitari dipendenti dal S.S.N. e a quello con esso convenzionati e che riguarda l’inosservanza dei doveri in materia sanitaria (art. 1), la pubblicità presso gli operatori sanitari svolta irregolarmente (art. 2), i delitti contro il patrimonio commessi mediante frode, giusta previsione dell’art. 640 del codice penale, la truffa (art. 3) per la quale si prevede: «Il provvedimento che definisce il giudizio deve essere comunicato al competente Ordine o Collegio professionale di appartenenza che, valutati gli atti, dispone la radiazione dalla professione del responsabile». Altro riferimento relativo agli Ordini e Collegi si rinviene all’art. 5 intitolato «Norme procedimentali in materia disciplinare» e secondo il quale: «Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, gli Ordini e Collegi professionali sanitari provvedono alla modifica dei rispettivi regolamenti stabilendo che, ai sensi dell’art. 2 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, la durata del procedimento disciplinare non può superare i 60 giorni». Voglio segnalarvi come in proposito abbiamo espresso il nostro dissenso ad alcune delle innovazioni così apportate. Dalle notizie pervenutemi pare che il presente Decreto Legge , denominato «Anti-truffe», sia avversato da gran parte dei Parlamentari. Segnalo l’attività svolta dinanzi alla Commissione Parlamentare, Affari Sociali, durante l’audizione tenutasi lo scorso 25 marzo per l’illustrazione di «Linee guida sulle medicine non convenzionali». 3 L’attività svolta dinanzi alla Commissione Giustizia durate l’audizione in materia di «Disciplina delle professioni intellettuali. L’attività di consultazione con il rappresentate del Parlamento Europeo, On.le Zappalà, in materia di «Riconoscimento delle qualifiche professionali». L’attività di consultazione presso il Senato della Repubblica in materia di «Riforma degli Ordini». Menziono il Gruppo di Lavoro Interprofessionale che dovrà partecipare alla definizione delle nuove Tariffe per i Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU). Un breve cenno, infine a tutta la problematica affrontata in materia di «Sicurezza Alimentare». Il presente argomento, tanto dibattuto in questi ultimi tempi e per tutta una serie di eventi a voi tutti noti, merita particolare attenzione per la conferma del ruolo che il medico veterinario svolge, principalmente, a tutela della salute dei Consumatori. E’ di questi giorni la notizia della riforma del Corpo Forestale dello Stato che si vuole attuare con uno specifico provvedimento normativo. Nella bozza di tale proposta si farebbero rientrare nella competenza del predetto «Corpo Forestale» «controlli» in materia di sicurezza alimentare del consumatore. Basterebbe quest’ultimo «punto» per far comprendere quanto sia importante muoversi uniti. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Nello scorso settembre l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nota anche come Autorità Antitrust, ci inviava una richiesta di chiarimenti su alcuni punti relativi al Regolamento sulla Pubblicità Sanitaria da noi adottato nel 1995. Dopo gli opportuni scambi epistolari, con i quali veniva ribadito il nostro punto di vista sulla disciplina esplicitata nel Regolamento, si sono svolti anche alcuni incontri dai quali è emersa l’opportunità di apportare alcune modifiche agli art. 1 e 4, così come illustratovi nei documenti a vostre mani. Codice Deontologico – Sentenza del TAR L’applicazione dell’art. 12 del nostro Codice Deontologico da parte di un Ordine Provinciale ha registrato dei risvolti che sono sfociati in una sentenza del TAR che, tra le statuizioni in essa contenute, ha introdotto la necessità di una riflessione sull’interpretazione da dare all’articolo in esame, soprattutto per quel che concerne la previsione contenuta dall’ultimo capoverso del secondo comma. Vi è stata consegnata una breve relazione sulla vicenda e, nella discussione che seguirà, vi sarà illustrata la decisione deliberata dal Comitato Centrale di emendamento dell’art. 12. Educazione Medica Continua L’aggiornamento professionale, così come ribadito nelle varie iniziative parlamentari e come configurato dal nostro Ministero della Salute, rappresenta un valido ed indispensabile strumento per il professionista, nell’interesse dell’utenza. Tuttavia, non può sottacersi che il problema è stato affrontato in modo «burocratico», senza quella doverosa preventiva informazione e coinvolgimento dei nostri organismi istituzionali (Ordini e FNOVI). Comunque, con tanta buona volontà, si sta cercando di operare nel senso più corretto possibile. Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica La Commissione istituita presso la FNOVI, con la partecipazione di Docenti segnalati dalla Conferenza dei Presidi, ha iniziato l’attività per lo studio di problematiche di interesse comune. 4 Siamo intervenuti presso il MURST per ostacolare la nascita di nuove Facoltà di Medicina Veterinaria, e mi riferisco alle proposte di Catanzaro e Palermo, che vorrebbero aggiungersi alle quattordici sedi già esistenti. Il problema occupazionale, la corretta formazione e la disponibilità di «adeguate strutture», così come richiede la Comunità Europea, non sono evidentemente tenute nella giusta considerazione, specie nel momento in cui si avverte il proliferare di nuove figure professionali che tentano di sottrarre «competenze» alla veterinaria e «lavoro» ai veterinari: così come è avvenuto con la figura dello zoonomo, inventata dagli Agronomi. Brevemente illustro che l’attività prevista per questa nuova figura professionale comprende competenze riservate dalla legge alla nostra professione, come evidenziato anche dal Consiglio di Stato, nella sua Sezione Consultiva per gli atti normativi. E’ stato proposto un ricorso innanzi al TAR, ed abbiamo in questi giorni preso visione della sentenza dallo stesso espressa e che non ha accolto le nostre osservazioni, rendendosi necessario attivarsi per la predisposizione dell’appello dinanzi al Consiglio di Stato. Siamo stati presenti, e con piacere, alla inaugurazione della nuova sede della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino e di Messina. In quest’ultima abbiamo presenziato all’attivazione del Centro della Pet-Therapy, che sta registrando ampi consensi. A tal proposito mi corre l’obbligo di segnalare l’interessante schema di Accordo stipulato tra il Ministero della Salute, le Regioni e le province Autonome di Trento e Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e di Pet-Therapy. Ultima annotazione riguardante il MURST è la lettera inviata ai Rettori delle Università e che ha ricordato l’obbligo di iscrizione all’Ordine per i Docenti che svolgono attività clinica, chirurgica, di analisi e di certificazioni. Professioni intellettuali – Riforma La riforma della professioni intellettuali, iniziata nel 1996, è stata sempre al centro dell’attenzione dei Governi che si sono succeduti nel tempo anche se, per motivazioni diverse, non si è riusciti a farla concretizzare. Numerosi i disegni e proposte di legge, gli incontri a tutti i livelli con i Parlamentari interessati, tra tutti indico la Senatrice Siliquini, il Senatore Cavallaro, il Senatore Ronconi, il Senatore Federici, l’Onorevole Zappalà, l’Onorevole Mancuso che, tra l’altro, riveste la carica di Vice Presidente dell’ENPAV, e con loro tanti altri. All’incontro dello scorso 19 marzo con il Sottosegretario alla Giustizia, On.le Michele Vietti, erano presenti tutte le Professioni raggruppate nel CUP, le Casse di Previdenza, i Sindacati e le Associazioni dei Professionisti. In quella circostanza sono stato incaricato ad essere il «portavoce» dell’area sanitaria. La «bozza» del documento presentato e discusso prevede, tra l’altro: l’esercizio in forma societaria della professione; le tariffe stabilite nell’interesse generale e nel rispetto delle enunciazioni di «diritto europeo»; la formazione e l’aggiornamento professionale; la pubblicità e l’informazione; l’assicurazione obbligatoria e, per le professioni che non sono espressamente disciplinate dall’ordinamento interno, la possibilità di prevedere, a determinate condizioni, il rilascio dell’attestato di competenza per la circolazione all’interno dei Paesi dell’Unione Europea. Il documento finale sarà inviato all’attenzione ed all’esame di tutti gli Ordini Provinciali non appena sarà stato elaborato nella sua ultima stesura e comunicatoci. 5 O.N.A.O.S.I. In occasione della visita presso la sede dell’O.N.A.O.S.I. da parte del Ministro della Salute, Prof. Girolamo Sirchia, avvenuta il 15 dicembre 2001, il Ministro è stato piacevolmente sorpreso dal verificare la grandiosità dell’Opera fino a spingersi a dichiarare che si trattava di una delle migliori iniziative sociali esistenti in Italia e che, proprio nello spirito di solidarietà che ne aveva caratterizzato la nascita, andava rinvenuta l’opportunità di farne beneficiare tutti i sanitari italiani. Evidentemente, memore di queste sue riflessioni, e senza aver sentito le Federazioni, il Ministro ha voluto inserire nella Legge Finanziaria di quest’anno una norma che ci riguarda e che riassumerò nei suoi punti essenziali. Con l’art. 53, comma 23, della finanziaria si è reso obbligatoria l’iscrizione all’Onaosi da parte di tutti i medici, farmacisti, veterinari ed odontoiatri iscritti agli Ordini. Pertanto il numero dei contribuenti, obbligatori (132.000) e volontari (3.000), è salito da 135.000 a 436.000. In ragione di tanto, il Consiglio di Amministrazione dell’Onaosi ha recentemente deliberato, giusta la previsione della norma, di stabilire l’ammontare del contributo obbligatorio per il 2004 negli importi di seguito espressi: a) iscritti di età inferiore a 33 anni, contributo annuo pari a Euro 36,00 b) iscritti di età superiore a 67 anni, contributo annuo pari a Euro 18,00 c) iscritti di età compresa tra 33 e 67 anni, contributo annuo pari a Euro144,000. I contribuenti di cui alla lettera b) potranno scegliere, in alternativa, di adempiere integralmente ai propri obblighi contributivi, in una unica soluzione, versando un contributo unico di Euro 100,00. Sono considerati contribuenti volontari i sanitari non iscritti agli Ordini. F.V.E. Dopo l’elaborazione ed approvazione del Codice sulle Buone Pratiche Veterinarie, portato già alla vostra attenzione, ci siamo riuniti a Bruxelles nel tradizionale incontro autunnale, durante il quale, a seguito dell’adozione di un provvedimento ritenuto dall’Assemblea non corretto, sono state chieste ed accettate le dimissioni del Consiglio Direttivo. In ragione di tanto, i rappresentanti di tutte le Delegazioni presenti in FVE hanno previsto la elezione del nuovo Consiglio Direttivo per il prossimo mese di Maggio, durante l’Assemblea Generale che si svolgerà a Zagabria. La Federazione Italiana ha ritenuto opportuno segnalare la candidatura del Collega Dott. Romano Zilli che ha già ricoperto, in passato, l’incarico di Vice Presidente della FVE. Congresso Mondiale Veterinario Il Congresso tenutosi a Tunisi lo scorso settembre è stato, senza dubbio, uno dei più importanti e costruttivi incontri della veterinaria mondiale. La nostra presenza, apprezzata anche per i suggerimenti dati all’organizzazione, è stata affiancata dalla partecipazione dell’Ente di Previdenza della nostra categoria che, per l’occasione, ha illustrato una proposta per la creazione di una Consulta permanente tra i Paesi dell’Europa ed i Paesi Arabi del Mediterraneo. L’idea, accetta e ritenuta valida, sta registrando il pieno coinvolgimento anche della FVE. Corsi di aggiornamento Per il corrente anno sono stati previsti e sono già in fase di attuazione, grazie all’impegno del Prof. G. Gualandi e del Dott. G. Soldati nonché al contributo della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia, gli incontri presso gli Ordini di Nuoro, Enna-Siracusa, Brindisi, Ravenna, Verona, Lecce, Lucca e Udine. 6 Voglio in questa sede ricordare l’iniziativa promossa dalla Federazione di indire un Consiglio Nazionale Straordinario, tenutosi a Ostia lo scorso 12 e 13 ottobre, dal titolo «Gli Ordini per una professione veterinaria che cambia». Il bilancio positivo che abbiamo riscontrato a seguito di detta iniziativa ci spinge a considerare come opportuna la riproposizione di queste giornate di incontro, al fine di fornire a tutti gli operatori una tavola di discussione di tutte le problematiche di maggior interesse per la nostra categoria. E.N.P.A.V. La nostra presenza nel Consiglio di Amministrazione del nostro Ente di Previdenza ci consente di seguire direttamente le attività della Cassa la quale, è bene dirlo, sta raccogliendo ampi consensi in ordine alla gestione da parte delle istituzioni delegate al controllo. Con l’occasione voglio segnalare l’iniziativa dell’Ordine di Arezzo intesa a contrarre un «mutuo» per l’acquisto della sede. Il problema sarà discusso in una prossima seduta del Consiglio di Amministrazione. Informo, inoltre, che il contributo fissato dall’Ente in 365 Euro annue può subire la riduzione di quel 2% che si introita a seguito della fatturazione delle prestazioni professionali. In ragione di tanto, il nostro Ente ha recentemente inviato una «nota» esplicativa alle Istituzioni interessate per richiamare l’attenzione sull’obbligo, in caso di conferimento di incarichi a veterinari liberi professionisti, della corresponsione del contributo integrativo, pari appunto al 2%. FISE – UNIRE – ENCI – SAS Gli incontri con la FISE e l’UNIRE sono risultati determinanti per la soluzione pacifica delle vertenze sorte qualche tempo addietro. Lo stesso non può dirsi, come emerge anche dall’ultima nota inviatavi, per tutta la problematica che ci vede opposti alla SAS. Ma anche in questa sede voglio ribadire che, comunque, la Federazione si adopererà in tutti i modi per ottenere il rispetto dei nostri diritti. Voglio, infine, ricordare la nostra attività presso la Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie, gli adempimenti relativi alle richieste della Corte dei Conti, l’impegno assolto a seguito del tragico evento che ha colpito il Molise, iniziativa della quale è stato promotore il Dott. Angelo Niro, Presidente dell’Ordine Provinciale di Campobasso, e che certamente vorrà intervenire in argomento. Voglio anche riferirvi dell’apporto offerto dalla Federazione all’ANPVI-ONLUS «Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti». Questa Associazione ha infatti chiesto l’impegno di tutti i medici veterinari per far adottare i «cani» provenienti dal Centro di Addestramento gestito in località Campagnano di Roma, che fossero riconosciuti non idonei allo scopo. A conclusione di questa mia relazione, nella quale non ho fatto menzione della copiosa corrispondenza intercorsa con i Colleghi, degli interventi e degli aiuti dati in ogni momento a chiunque ne abbia fatto richiesta, della riconosciuta utilità del lavoro di raccolta e pubblicazione delle «Sentenze e Pareri» che viene espresso ormai da molti anni e che mira a fornire sempre nuovi elementi di riflessione e di approfondimento alle problematiche che più ci interessano, voglio però manifestarvi la mia personale insoddisfazione nel non aver visto arrivare alla conclusione problematiche che invece parevano esservi vicine. 7 Ovviamente questo mio sfogo non vuole significare rassegnazione, ma deve essere inteso come uno stimolo per continuare a lottare, e sempre con rinnovato entusiasmo. Ritengo, pertanto, doveroso da parte nostra continuare ad essere presenti, a tutti i livelli ed in tutte le sedi, per affrontare le problematiche che maggiormente ci coinvolgono ed, a puro titolo esemplificativo, indico: «tariffe», «strutture veterinarie», «veterinario d’azienda», «corsi di laurea», «lauree brevi», «specializzazioni», «rapporti con le Istituzioni pubbliche e private per il controllo delle prestazioni richieste e delle convenzioni», «riordino della Protezione Civile». A proposito di questo ultimo argomento segnalo la necessità di inviare al Dott. Guido Bertolaio, Capo del Dipartimento della Protezione Civile e preposto al riordino del Dipartimento, una nota con la quale sottolineare l’utilità e l’indispensabilità di prevedere la presenza di un veterinario nello staff, ciò al fine di assicurare una più corretta gestione delle «emergenze» in tutti i casi in cui ad essere coinvolti sono non solo gli animali, ma soprattutto gli uomini (si pensi al controllo sulle derrate alimentari delle quali fosse disposta le distribuzione). Una iniziativa che mi permetto di suggerire all’analisi del Comitato Centrale è quella relativa alla previsione e costituzione di una «Consulta» costituita da Presidenti, designati a tal fine dai Consigli Direttivi degli Ordini Provinciali delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, che abbia la funzione di presiedere ad incontri con i Componenti il Comitato Centrale tutte le volte che le problematiche interessano e coinvolgono le realtà regionali e provinciali. Voglio evidenziare che si tratta solo di una idea che dovrà essere approfondita e regolamentata ma, che nella mia proiezione, deve servire a creare sempre maggiori occasioni di incontri tra i diversi Ordini, al pari delle iniziative intraprese a mezzo convocazione del Consiglio Nazionale. Un’ultima annotazione riguarda la necessità, valutata come opportuna dal Comitato Centrale, di prevedere una copertura assicurativa a favore dei Componenti il Comitato Centrale ed il Collegio dei Revisori dei Conti per tutte le attività connesse al loro mandato, con la possibilità di prevedere una estensione della copertura in favore anche di tutti i Presidenti degli Ordini Provinciali ogni volta che vengono convocati per presenziare ai Consigli Nazionali. Si suggerisce di prevedere questo tipo di copertura anche nei singoli Ordini Provinciali a favore dei componenti i singoli Consigli Direttivi. Mi preme sottolineare come diversi Ordini Provinciali si siano già attivati, e da lungo tempo, in tal senso. Nel ringraziarvi per l’attenzione prestatami, resto a disposizione per gli eventuali chiarimenti e delucidazioni si ritenessero opportuni.

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