(ANSA) – PALERMO, 26 APR – A nove mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, resta ancora inapplicato il decreto sull’ etichettatura del latte fresco per cui l’indicazione di provenienza, che dovrebbe essere obbligatoria, resta ancora anonima. A denunciarlo e’ la Coldiretti, che sottolinea come, negli ultimi cinque anni, il consumo di …
(ANSA) – PALERMO, 26 APR – A nove mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, resta ancora inapplicato il decreto sull’ etichettatura del latte fresco per cui l’indicazione di provenienza, che dovrebbe essere obbligatoria, resta ancora anonima. A denunciarlo e’ la Coldiretti, che sottolinea come, negli ultimi cinque anni, il consumo di latte fresco abbia registrato una flessione di quasi il 20% . In particolare l’organizzazione rileva come ”sia opportuno colmare da subito gli incomprensibili ritardi della legislazione nazionale per assicurare la trasparenza dell’informazione ai consumatori e garantire la genuinita’, la qualita’ e l’ origine del latte fresco acquistato”. L’incertezza normativa che si e’ creata nei confronti della produzione e della commercializzazione del latte fresco – spiega la Coldiretti – e’ ancora piu’ grave di fronte al brusco calo nei consumi. Nell’arco degli ultimi cinque anni gli italiani hanno consumato a testa l’ 11% di latte in meno (UHT e fresco), una percentuale che arriva al 19% se si considera il solo latte fresco, per un valore che in assoluto e’ sceso nel 2002 a 40,6 litri/persona per il latte totale e a 16,3 litri/persona per quello fresco.(ANSA).
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