Le autorità sud coreane hanno confermato la presenza di un focolaio di afta in Corea del Sud, nazione dove inizieranno in giugno i prossimi Mondiali di Calcio, i primi che si tengano in Asia. 10.400 suini sono stati abbattuti come misura di prevenzione, nel tentativo di bloccare un’eventuale epidemia, che potrebbe avere …
Le autorità sud coreane hanno confermato la presenza di un focolaio di afta in Corea del Sud, nazione dove inizieranno in giugno i prossimi Mondiali di Calcio, i primi che si tengano in Asia. 10.400 suini sono stati abbattuti come misura di prevenzione, nel tentativo di bloccare un’eventuale epidemia, che potrebbe avere esiti disastrosi, considerando il prossimo aumento del movimento di persone e mezzi nel Paese, che potrebbe diffondere la malatia, che ricordiamo essere dannosa per gli animali, ma non pericolosa per l’uomo. Il Direttore Generale dell’Istituto per le indagini veterinarie, Kim Oh Kyung ha anche confermato la presenza di alcuni focolai vicino a Seul, sede degli incontri principali, e le autorità hanno disposto il blocco delle esportazioni di carne suina dalla Corea al Giappone, principale mercato di esportazione. Restano i timori per il pericolo di una situazione che, come ha dimostrato l’epidemia inglese dell’anno scorso, crea un danno enorme alle economie agricole, se non bloccata totalmente e in tempi rapidi
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