Possibile riconoscere gli animali ammalati di afta da quelli vaccinati – nuova scoperta
Uno dei principali problemi nella lotta all`afta epizootica è l`impossibilità di riconoscere gli animali (essenzialmente bovini ed ovicaprini)vaccinati da quelli ammalati. È questo il motivo per cui molte nazioni, tra cui l`Italia, hanno abbandonato le vaccinazioni, potendo così intervenire immediatamente con gli abbattimenti in caso di scoppio di focolai di epidemia. Inoltre …
Uno dei principali problemi nella lotta all`afta epizootica è l`impossibilità di riconoscere gli animali (essenzialmente bovini ed ovicaprini)vaccinati da quelli ammalati. È questo il motivo per cui molte nazioni, tra cui l`Italia, hanno abbandonato le vaccinazioni, potendo così intervenire immediatamente con gli abbattimenti in caso di scoppio di focolai di epidemia. Inoltre la presenza di anticorpi vaccinali, appunto non distinguibili da anticorpi dovuti alla malattia, costituisce un limite alle esportazioni di animali o di carne. La Intervet, società farmaceutica veterinaria, ha annunciato di essere pronta a diffondere da settembre 2001 un test in grado di differenziare gli animali che hanno ricevuto una vaccinazione contro l`afta epizootica da quelli che hanno contratto la malattia. Il test utilizza campioni di sangue da animali vivi o macellati e i risultati sono disponibili in poche ore. Potrebbe così aprirsi una nuova stagione nella lotta all`afta, non più basata solo sugli abbattimenti di massa, il cosiddetto “stamping out “, ma anche su vaccinazioni ed esami sierologici.
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