“Sono molto soddisfatto, l’aggiornamento è naturalmente di fondamentale importanza per ogni professionista, ma esso dev’essere messo in grado di partecipare ai corsi ECM richiesti, senza che questo diventi un ostacolo o una difficoltà”.
Lo dichiara l’On. Gianni Mancuso relativamente alla risposta data dal Ministero della Salute alla sua interrogazione relativamente ai corsi ECM (Educazione Continua in medicina). I professionisti sanitari sono infatti tenuti a parteciparvi, maturando obbligatoriamente un certo numero di crediti formativi.
“Soprattutto per un libero professionista, spesso la partecipazione a questi corsi diventa un onere gravoso: l’assenza, non rimborsata, dal posto di lavoro, il mancato guadagno per le giornate perse e la spesa sostenuta per farsi sostituire, oltre i costi di partecipazione al corso.
Ancor più difficoltà incontrano i giovani, mancanti dei mezzi, dell’esperienza e del tempo necessari.”
Il Ministero ha comunicato che la Commissione nazionale per la formazione ha affrontato la questione in occasione del recente Accordo Stato Regioni del 19 aprile u.s. E’stata prevista la possibilità per tutti i professionisti sanitari di riportare nel triennio precedente (2008/2010) fino a 45 crediti, decurtando il numero di crediti prescritti (105 anziché 150).
Inoltre l’Accordo ha stabilito, in favore della categoria dei liberi professionisti, che possano acquisire i crediti attraverso modalità flessibili per credito/anno, consentendo loro elasticità rispetto al range 25/75 crediti annui, previsto per tutti i professionisti sanitari. E’ stato consentito che i liberi professionisti possano liberamente acquisire da 0 a 150 crediti soddisfacendo, così, l’obbligo formativo prescritto nel corso di un solo anno di aggiornamento.
“Avevo poi chiesto al Ministero la possibilità di avvalersi di strumenti di formazione a distanza per l’erogazione di un percorso sperimentale di formazione ECM gratuita.
Per quanto attiene alla mia categoria di Medico Veterinario, pensavo in particolare alla rivista 30giorni, rivista edita congiuntamente da ENPAV e FNOVI distribuita gratuitamente a tutti i veterinari.
Il Ministero ha dichiarato che non sussistono cause ostative a che la rivista, tramite un provider ECM, possa essere utilizzata come tipologia formativa a distanza.
Da un lato, questo risolverebbe molte problematiche pratiche per i medici Veterinari, dall’altro devo dirmi molto orgoglioso di essere uno dei fondatori di tale rivista e di poter dare, anche così, un aiuto concreto alla professione”
Roma, 23 ottobre 2012
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