“La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il nostro di cui andiamo fieri – ha avvertito il premier – potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni. ” Ecco quanto ha affermato il premier collegato in video-conferenza con Palermo, dove si inaugura il Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed.
Occorre puntare con precisione le risorse dove sono essenziali per la collettività, sostiene da tempo il SIVeLP. La medicina veterinaria non è immune dalla crisi. Rischia anzi, se non adeguatamente valorizzata, di essere tra i primi comparti della Sanità in sofferenza. Per scongiurare ciò occorre evitare di disperdere fondi pubblici in settori non assolutamente necessari per la collettività, come quello degli animali da compagnia, dove è più che sufficiente la presenza dei privati e molti adempimenti burocratici e controlli non sono certo d’ interesse strategico. Finiscono per distogliere risorse fondamentali dai comparti delle produzioni, dell’igiene pubblica, della sicurezza alimentare, settori dove la presenza della veterinaria pubblica è fondamentale e potrebbe essere ulteriormente ampliata.
La libera professione ha “già dato” con tremila veterinari a reddito zero. Dietro ciascuno di loro ci sono anni di studio, sacrifici delle famiglie e aspirazioni mancate.
SIVeLP
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