Il clamore per il redditometro rischia di rappresentare un “al lupo, al lupo” che danneggia sia gli animali che chi li cura.
Se chi possiede animali deve renderne conto al fisco insieme a centinaia di altre voci di spesa, non è compito della classe veterinaria sollevare clamori che disorientano l’opinione pubblica. Il sistema raccoglie informazioni molto più numerose, delicate e sensibili di quelle delle spese veterinarie. Pensare di esserne esclusi è probabilmente utopia, ma spaventare i nostri clienti è sicuramente controproducente e superficiale. Leggi l’articolo.
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