Alla conferenza mondiale sulla rabbia, la Global Alliance for Rabies Control (GARC) riferisce che gli ultimi dati OIE
sulla malattia stimano in 70.000 le persone morte ogni anno per il virus. La malattia uccide di più di SARS, H5N1 e febbre Dengue insieme. L’onere economico è altrettanto impressionante: 4 miliardi di dollari all’anno. Nei paesi in via di sviluppo i più colpiti sarebbero giovani e bambini con un morto ogni 10 minuti. Eppure si tratta di una patologia per la quale è disponibile una vaccinazione efficacie ma, come spesso accade, le risorse limitate ne compromettono l’utilizzo su vasta scala. Anche la recente incursione della patologia nel territorio italiano ha ben rappresentato l’efficacia del controllo della malattia sulle popolazioni animali: 209 casi diagnosticati nel 2010, 1 caso nel 2011. Un risultato molto positivo derivante prevalentemente della profilassi orale destinata alle volpi ma anche dalla protezione delle persone attraverso la vaccinazione degli animali domestici. Ul successo che non deve farci abbassare prematuramente la guardia; ci vorrà qualche anno per poter dire che il pericolo è completamente superato.
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