A Roma, nelle sale della Camera dei Deputati, si è tenuto un interessante convegno. Relatori:
1) ANDREA CAMPORESE : Presidente Adepp
2) GIUSEPPE ROMA : Censis
3) ANTONIO TAJANI : Commissione Europea
4) MARINA CALDERONE: Consiglio Nazionale consulenti del lavoro e presidente CUP Comitato Unitario Professioni
5) GAETANO STELLA: ConfProfessioni
6) AGAR BRUGIAVINI: Università Cà Foscari
7) CESARE DAMIANO: Commissione Lavoro Camera ex Ministro del Lavoro (governo Prodi)
1. La Previdenza in Italia è spesso considerato un problema economico-finanziario.
E’ importante mirare alla adeguatezza delle prestazioni: è semplicistico stressare i sistemi a garanzia di un equilibrio a lungo termine perdendo di vista l’attuale e contingente problematica. Vi è necessità di interpretare la Previdenza come un sistema di “accompagnamento” del professionista per l’intera vita professionale al fine della valorizzazione dello stesso.
Vi è stato per tempo un “pregiudizio” sulla categoria libero professionale che ne ha condizionato il sistema.
Gli ammortizzatori sociali sono sempre stati strumenti prerogativa del lavoro dipendente e ciò non può essere equo e giusto; devono essere contemplate forme di assistenza.
Non vi è sufficiente programmazione universitaria a riguardo delle professioni. Gli iscritti sono molti, ma come stanno?!
Maggiore gap si ha fra < 40 e > 40: differenze notevoli di reddito (50%): si entra nella professione tardi, si guadagna poco raggiungendo una autonomia dopo troppo tempo.
I professionisti e le casse private non devono essere abbandonati, ma neanche osteggiati: vi sono 20 adempimenti e 7 tipi di controlli per le Casse. Le Casse sono trattate come “depandances” dello Stato; le norme vengono declinate dal pubblico al privato, ma non sono ovviamente compatibili e adeguate.
Infatti il sistema previdenziale delle Casse quando sono state privatizzate ha ereditato debiti e non patrimoni , oggi queste sono solvibili a 50 anni.. I patrimoni degli Enti previdenziali privati ha raggiunto una precentuale di titoli derivati e tossici del 3% molto molto più bassa di quella di numerosi enti pubblici.
Gli Enti devono continuare a lavorare come stanno facendo e recuperare un rapporto trasparente con lo Stato; le loro prestazioni sono di ottima qualità rispetto agli standard europei.
NON è corretto il prelievo forzoso su montanti patrimoniali da parte dello Stato.
L’Europa sta riconoscendo le l.p. come motori dell’economia equiparandole alle pmi.
E’ stanziato un fondo di “garanzia giovani” 1,2 mld da UE e 200 mln da Italia, questo disponibile a gennaio 2014 , occorre essere pronti a lavorare.
La UE emetterà la Tessera Professionale Europea al fine del riconoscimento internazionale della professione: internazionalizzazione!
I fondi devono essere utilizzati per: start up, sviluppo, microcredito. Le Casse devono farsi trovare pronte a ricevere i Fondi e gestirli.
I l.p. DEVONO essere presenti nei bandi, altrimenti vi è un abuso.
La BEI dovrebbe essere garante dei prestiti.
Un amendamento dell’on. Lo Presti prevede che l’extragettito possa essere riversato sui montanti delle casse.
Purtroppo vi è assenza di visione del futuro nella politica.
Gli studi professionali hanno diminuito del 50% il proprio reddito negli ultimi 5 anni, ma se non vi sono licenziamenti è perché i titolari mettono di tasca propria per mantenere i dipendenti.
Se il sistema welfare ha bisogno di denaro, questo lo si può ricavare dalla detassazione delle plusvalenze delle Casse che potrebbero così essere re-investite oppure utilizzate per prestazioni e servizi.
La tassazione delle Casse è 20 in Italia e 0 in Francia: non vi è competitività.
DETASSARE.
2. Le Professioni sono FONDAMENTALI per il Sistema.
In Italia il 20% dei <40aa è l.p.
I giovani sognano di fare i l.p. , ma sono scoraggiati, impossibilitati e delusi.
Il 63% dei giovani professionisti dichiara reddito annuo < 20000 euro, di cui moltissimi <10000.
Il reddito dichiarato è molto diminuito negli ultimi 2 anni.
I giovani vanno all’estero NON per FUGA, ma con CORAGGIO per spendere le proprie competenze.
Su 800000 italiani alle’estero 30% sono l.p.
Gli unici servizi in attivo in Italia sono quelli di engeenering.
3. La Commisione Europea è all’avanguardia per l’approccio alle Professioni.
C è la tendenza ad equiparare la l.p. a una pmi.
Uscire dalla crisi: mettere a posto i conti , notevoli sacrifici, ma anche forte azione di sostegno.
Il mondo delle professioni produce 11-13% PIL e questo deve essere sostenuto nel produrre lavoro.
Vi è l’emersione di nuove professionalità es. elaborazione bandi e ottenimento contributi.
Gli studi professionali sono anche luoghi di formazione per coloro che andranno a lavorare nelle imprese, enti ecc.
Infatti le imprese non sono mai prive di professionalità interna od esterna.
Le Casse devono essere Enti che erogano prestazioni e servizi, ma come depositarie di grandi somme possono essere protagoniste in grandi investimenti e opere. Es. eurobond, project bond.
Per la UE il documento a firma Tajani vuole equiparare il l.p. a pmi.
Occorre puntualmente saldare il debito delle pubblica amministrazione verso le professioni.
Le professioni soffrono con fatica della lentezza burocratica, della malafede e del pregiudizio e del potere esercitato dagli enti in modo discrezionale.
La burocrazia italiana non rispetta le direttive europee (pagamento a 60 gg delle prestazioni) >> apertura procedura di infrazione.
Funzionario pubblico = civil servant
Riforme da farsi che andavano fatte in passato: es giustizia civile, essa produce un danno al PIL del 1-2 %.
Il riconoscimento operativo dell’action plan, ove l.p.=pmi ci sarà forse speriamo a febbraio/marzo.
I contributi descritti dal piano di settennato 2014-2020 NON potranno escludere i l.p.
Le istituzione locali REGIONI dovranno essere pronte e competenti nella gestione e emanazione dei bandi.
Potrà essere utilizzato in futuro il pacchetto COSME
.
La politica NON potrà erogare finanziamenti a pioggia ma DOVRA’ mettere le professioni in grado di essere protagoniste e competitive. Es la scuola potrà prevedere forme esperienziali di inserimento professionale in imprese.
Accesso al credito – Minor burocrazia – Internazionalizzazione
“Dobbiamo scoraggiare i nostri figli ad aspirare ad un impiego pubblico ecc, ma incoraggiare le l.p. e l’imprenditoria in quanto produttori di pil. Occorre che il pil prodotto da 11-13% arrivi anche a 14-15%. Speriamo di ottenre per il 2014 qualche risultato in tal senso , mio impegno” Tajani.
4. Occorre attivare risorse e servizi per le professioni: innovazione servizi, internazionalizzazione, logiche di rete fra professioni (es. STP).
Welfare: si può ottenere risultato detassando per re-investire in tutela.
Non poche volte si è favorita la conflittualità sociale (es. messaggio l.p.=evasore).
La l.p. ricopre molto molto spesso ruoli che sono sussidiari o vicari o sostitutivi e soprattutto indispensabili a e per lo Stato. Ai professionisti vanno seriamente e responsabilmente affidate le funzioni per le quali vanno riconosciuti adeguatamente i valori. Questo NON deve però essere fatto e pensato a costo ZERO.
Lo Stato ha bisogno dei professionisti e questi hanno forte responsabilità nel momento in cui sono chiamati a FARE RETE al fine di ottimizzare energie e risorse.
IMPORTANTE: Le rappresentanze DEVONO CONCERTARE PRIMA DI SEDERSI A UN TAVOLO DECISIONALE >> MAGGIORE FORZA E COESIONE.
Es. ACCORDARSI SU SPENDING REVIEW E CASSA IN DEROGA.
Vedere bozza di decreto che esclude le professioni come fruitori della cassa in deroga.
Diventa perciò obbligatorio e vitale attingere a risorse europee.
Occorre semplificare le procedure e come ADEPP concordare posizione unitaria.
5. I dati del rapporto Censis sono conosciuti.. La crisi ha impattato sugli studi professionali in maniera variegata. Infatti essi fanno parte di un mercato dinamico: i professionisti hanno capacità di ripartire per capacità, volontà e intraprendenza.
I fondi dei contributi andranno gestiti per mezzo di bandi emanati dalle REGIONI , queste dovranno essere pronte, competenti collaborative. ADEPP dovrà interloquire con le Regioni.
I fondi saranno finalizzati a : start up, formazione, multidisciplinarietà.
Vi sarà bisogno di programmazione e rendicontazione dei bandi stessi da parte degli enti locali anche per mezzo di professioni apposite.
6. Dati alma laurea.
Gap mondo impresa vs mondo istruzione: programmazione e formazione multidisciplinare, accesso e fabbisogno.
7. Successivamente al 2008, anche sulla base dei contenuti del “memorandum”, le Casse sono intese come Enti totalmente indipendenti che non godono e non devono godere di interventi statali per il raggiungimento degli obiettivi.
La crisi ha però provocato e influenzato profondi ripensamenti in termini di azioni da intraprendere da parte della amministrazione pubblica.
Il mondo del lavoro va ripensato e ri-classificato: i giovani che entrano nella l.p. scontano a differenza dei padri, un processo di ri-proletarizzazione.
Diviene imperativo il concetto di previdenza complementare.
Che cosa può fare la politica oggi per le Casse Private?
– Prevedere una previdenza flessibile 62-67 con penali per anticipi rivedendo la riforma Fornero
– Cassa in deroga per gli studi: occorre però che questa cassa sia finanziata..!!
– Contratto di apprendistato ultimi anni scuola professionale o università.
1. Il Ministro del Lavoro ha dato garanzia di impegno per includere le l.p. nell’accesso al piano di “ garanzia giovani”: 1,5 mld liquidi disponibili già stanziati. Attuazione I metà di gennaio 2014.
Occorre trovarsi pronti per febbraio (marzo, ndr) alla chiusura del tavolo europeo per il finanziamento della autoimpresa a favore delle l.p.
Collaborazione, concertazione CUP e ConfProfessioni e Rete Nazionale.
Tassazione e Autonomia Casse: occorre togliere oneri alle casse e non ulteriormente legiferare e regolamentare.
Damiano/Sacconi/Commissione Bicamerale/Di Gioia: con sfumature diverse riconoscono la doppia tassazione cui sono soggette le Casse come ingiusta; con la soppressione di questa potrebbe essere possibile creare un fondo di copertura per servizi, prestazioni e/o ammortizzatori sociali.
SINTESI
I concetti emersi con più forza dal convegno di questa mattina:
– Doppia tassazione delle Casse: abolizione per recupero risorse
– Action plan 2014-2020: comprenderà le l.p. come fruitori (pronto per febbraio-marzo 2014 secondo quanto detto da Tajani)
– Garanzia Giovani: gennaio 2014 1,5 mld ca di liquidità disponibile; anche in questo caso dovranno essere comprese le l.p. come fruitori.
– Cassa in deroga per il l.p.: non di facile e immediata attuazione, dipenderà dalla politica sulla detassazione dei montanti.
– Importanza della concertazione di intenti da parte delle Casse e delle rappresentanze: unitarietà.
– La crisi si supera non solo con il rigore e l’austerità, ma la detassazione di voci specifiche può liberare risorse ed esssere volano per l’economia di categoria e non solo.
…Occorre sperare che quanto dichiarato sulla equiparazione l.p.=pmi si avveri a partire dagli intenti fino alla concreta operatività.
Senza volontà, ottimismo, capacità, e coraggio non si uscirà da una situazione di stallo. Sarà di fondamentale importanza una stabilità politica e un recupero di credibilità nel rapporto privato-pubblico.
Roma 16.12.2013
Filippo M. Belgrano – SIVELP Liguria
Nessun tag disponibile per questo articolo.