26/03/2014 News2 Minuti

Il vet. aziendale FVG fa discutere (in Parlamento)

Sivelp

L’on. Paolo Cova, Medico Veterinario buiatra, ha presentato un’interrogazione parlamentare sul veterinario aziendale, come previsto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Tale figura, che già aveva suscitato perplessità nel Sindacato Veterinari Liberi Professionisti (leggi qui), prevede infatti una limitazione nel libero esercizio della professione, condizionandolo a nuovi corsi abilitativi. SIVELP ha più volte messo in guardia veterinari, agricoltori e proprietari di animali dal possibile ingresso sul mercato di nuovi soggetti che limitino il basilare principio della concorrenza ed impongano nuovi gravami alla filiera.

Per il Veterinario aziendale del FVG, in particolare, si prevede anche che la Sanità Pubblica abbia una sorta di potere di veto sulla sua attività. D’altro canto non esiste alcuna ipotesi di strumenti finanziari agevolativi per corrisponderne il mansionario, che potrebbe articolarsi in responsabilità insostenibili per un libero professionista (es.  nel campo dell’epidemiologia). Paventiamo inoltre l’ennesimo accesso da parte dei soliti noti a fondi destinati alla formazione, senza che questo si traduca in vantaggio di sorta per gli attori veri del sistema produttivo: veterinario ed allevatore.

Il Sindacato approva invece un ruolo costruttivo di chi “sa fare” (ancorchè con riconoscimento delle competenti Istituzioni), senza limiti di accesso, senza ulteriori ed onerosi controlli (che già abbiamo in quantità), senza potere di censura che superi quanto già statuito dalla normativa vigente,  con regole di formazione  orientate al “saper fare” ed un conseguente riconoscimento economico che non si sommi agli insostenibili costi del produrre Made in Italy.

SIVELP crede nelle regole europee.

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