Volontariato a rischio
Onlus: volontari o dipendenti? L’ inchiesta Mafia Capitale impone una riflessione anche su aspetti più generali, che superano il fatto contingente.
Tra questi l’utilizzo sistematico di Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, dietro le quali si nasconderebbero strutture che poco o nulla hanno a che fare con il volontariato. Fenomeno diffuso ovunque e sotto varie forme.
I cittadini e quanti li rappresentano, dovrebbero infatti chiedersi se sia giusto agevolare, anche fiscalmente, strutture organizzate e complesse che non solo risultano difficilmente “non lucrative”, visti i milioni di euro che girano, ma si conferiscono persino stipendi di oltre cinquemila euro al mese, incompatibili con il volontariato e con le stesse norme delle regolari assunzioni del mondo del lavoro. Questa sarebbe infatti la realtà che, se confermata, si delinea nella gestione dei canili di Roma, secondo varie fonti di stampa: (http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/12/20/stipendi-d-oro-nei-canili-pubblici-a-fido-fanno-rosicchiare-solo-l-osso-1.1359831)
Il Sindacato dei Veterinari liberi Professionisti è anche a conoscenza di prestazioni esclusive del veterinario svolte da ONLUS. L’attività professionale del medico veterinario non è rivolta alla persona, quindi è difficile che possa esserci un interesse sociale su animali di proprietà di privati cittadini. Infatti il veterinario presta normalmente la sua opera retribuito dal proprietario degli animali (privati), o dal sistema Sanitario Nazionale (se dipendente pubblico, quindi dalla collettività).
Forme di falso volontariato, come in qualsiasi ambito di un normale mercato del lavoro, distorcono la libera concorrenza e riducono le entrate fiscali dello Stato. Potrebbero arrivare a mettere in discussione anche l’operato di Organizzazioni corrette, costruite e animate da vero spirito di altruismo no profit, di cui tanti esempi abbiamo nel nostro Paese.
Vanno quindi riscritte le regole ed aumentati i controlli, per evitare che chi specula finisca per far venir meno le agevolazioni di un intero settore di indispensabili servizi alla persona, molto spesso rivolti proprio ai più deboli.
SIVELP
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