Si tratta di mezzi privati o del volontariato. 273 ispezioni in tutta Italia. “Aree di illegalità associate a una gestione superficiale”. Contestati, tra gli altri, 13 casi di assenza di autorizzazione sanitaria regionale e 8 casi di farmaci a bordo degli automezzi, scaduti, senza fustella e ad uso esclusivo ospedaliero.
Sono state le elaborazioni ed analisi dei dati ottenuti nel corso di precedenti ispezioni eseguite da alcuni nuclei dei Nas a far scattare le operazioni mirate alla verifica delle condizioni dei servizi di trasporto degli infermi eseguiti da aziende private e associazioni di volontariato con l’impiego di propri automezzi.
In tutto 273 ispezioni effettuate nel periodo compreso tra marzo e aprile su tutto il territorio nazionale. Quel che ne è emerso è “la presenza di irregolarità diffuse” e di, spiega una nota dei Nas, “aree di illegalità che, anche se frequentemente associate ad una gestione superficiale delle risorse, può rappresentare un potenziale pericolo sia per gli operatori di bordo quanto per gli utenti del servizio, a causa dall’assenza di requisiti tecnici e sanitari degli automezzi, degli standard di attrezzature e materiale di consumo per il trasporto ordinario, nonché delle abilitazioni professionali del personale operante”.
In particolare su 273 ispezioni sono state accertate:
– violazioni delle norme inerenti la locazione del veicolo con relativo conducente (12 episodi);
– l’assenza di autorizzazione sanitaria regionale (13 contestazioni);
– l’assenza delle revisioni obbligatorie dei mezzi;
– l’omessa revisione degli estintori (16 casi);
– la presenza di farmaci, a bordo degli automezzi, scaduti di validità o senza fustella e in alcuni casi ad uso esclusivo ospedaliero (8 casi);
– un caso di assenza della copertura assicurativa obbligatoria (R.C.A.) e di carenza igienico-sanitarie del mezzo;
– un’attività avviata in locali non autorizzati;
– un episodio di riscossione indebita di somme agli infermi da parte di operatori;
– l’impiego di ambulanze vetuste, rilevando non conformità lievi o gravi in 67 strutture/aziende rispetto al totale degli obiettivi oggetto di ispezione, pari al 25% complessivo.
“Alcuni interventi – spiegano ancora i Nas – hanno evidenziato irregolarità più gravi” che hanno reso necessaria l’emissione dei seguenti provvedimenti:
– il sequestro amministrativo di 30 ambulanze;
– il sequestro penale n. 6 estintori e 171 confezioni di farmaci;
– la denuncia di 44 persone;
– l’emissione di 2 ordinanze di sospensione totale delle attività di trasporto infermi e di un decreto di sospensione dell’utilizzo di un’autoambulanza;
– l’irrogazione di sanzioni amministrative per un valore di euro 26.170.
L’ammontare complessivo dei beni sequestrati è pari ad oltre 2,3 milioni di euro.
Quotidianosanita.it -1 giugno 2012
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