La legislazione attuale obbliga il libero professionista Medico Veterinario a sottoscrivere una polizza professionale di responsabilità civile per tutelarsi da eventuali danni procurati a terzi durante lo svolgimento della propria professione.
In questi ultimi anni, sono aumentate le richieste di risarcimento derivanti dall’esercizio della professione veterinaria. Probabilmente ciò potrebbe in parte essere attribuito al fenomeno sociale che catalizza l’empatia tra il proprietario e l’animale ed in parte alla volontà di rivalsa nei confronti del professionista, qualora si sospetti un mal operato.
Quest’ultimo aspetto penalizza molto la nostra professione, che per definizione è “professionale” e non è assolutamente rivolta ad arrecare danno al paziente. Le fonti di informazione che alimentano tale intenzione il più delle volte non sono scientifiche, ma frutto di consultazioni on line ed estrapolate dai numerosi Blog che si trovano in rete.
Questo fenomeno sociale purtroppo ha coinvolto anche la medicina umana condizionando scelte terapeutiche, acquisti on line di farmaci e frequenti richieste di rimborsi. Il proporzionale risultato è stato un aumento del costo delle assicurazioni professionali, che oggi, soprattutto per alcuni rami della medicina umana hanno raggiunto costi esorbitanti.
Polizze Assicurative nella Medicina Veterinaria e responsabilità civile
Anche la medicina veterinaria è al passo e i costi delle nostre assicurazioni cominciano a lievitare e nell’ambito della materia assicurativa diventa veramente complesso trovare la soluzione migliore perché le polizze proposte dal mercato sono numerose.
Quella del SIVeLP ha la particolarità di essere una polizza collettiva il cui contraente è il Sindacato. Questo per fornire assistenza ai Colleghi, garantire condizioni migliorate continuamente, ed instaurare un rapporto corretto tra la Compagnia e gli Iscritti.
Il singolo veterinario aderisce ad un’unica polizza collettiva a livello nazionale e le condizioni per la stipula sono: l’iscrizione al Sindacato (il contributo da versare è specificato nella pagina iscrizione) e la sottoscrizione della polizza assicurativa annuale RC.
Condizioni della Polizza SIVeLP
È importante chiarire che la responsabilità civile diretta dell’operato è di chi effettua la prestazione e se qualche anno fa eravamo tutti dei singoli professionisti, salvo poche eccezioni, oggi prendono sempre più spazio le strutture associate dove più professionisti svolgono il loro lavoro e assumono la figura giuridica del responsabile diretto nei danni a terzi.
Per cui – nel caso della polizza SIVeLP- per gli studi associati corre l’obbligo di chiarire che, per ridurre il rischio di incorrere in problemi, tutti i medici associati devono garantirsi come liberi professionisti iscrivendosi al Sindacato (www.sivelp.it).
Un ulteriore aiuto per il Collega che valuta le proposte del mercato è sapere che deve porre particolare attenzione alle esclusioni, alle franchigie ed agli scoperti di polizza. La polizza SIVeLP copre tutta l’attività propria del medico veterinario, con l’unica limitazione del cavallo da competizione per la polizza base: non vi sono limiti di specie o di sede.
È importante confrontare sempre questi valori per capire se si acquista un prodotto che copre davvero nel momento del bisogno.
Considerazioni Giuridiche e Rischi Professionali
Franchigie e scoperti rappresentano la quota di danno che la compagnia non pagherà mai. Avere massimali molto elevati con franchigie alte, nel nostro lavoro equivale in sostanza a dover risarcire di persona la maggior parte dei sinistri. Con la polizza SIVeLP le condizioni sono lineari ed intuitive e ne diamo di seguito una breve sintesi.
La garanzia assicurativa si intende operante nei confronti dei medici veterinari e dei laureati frequentatori associati al sindacato che aderiscono alla polizza. Per quanto concerne la franchigia i primi 100 euro in tutte le condizioni sono a carico del veterinario e questi vanno pagati sempre e comunque.
Il SIVeLP offre anche un ulteriore polizza: la tutela giudiziaria che è differente dalla responsabilità civile, e non è obbligatoria. Dovendo differenziare tra le due, potremmo dire semplificando che, se lavorando capita un imprevisto riconducibile alla nostra responsabilità civile, la polizza RC ci garantisce il danno.
Se invece ci viene richiesto un risarcimento per un danno di cui non siamo responsabili, la tutela giudiziaria permette di pagare il legale che incaricheremo per assisterci.
Sicuramente le polizze assicurative consentono al professionista di tutelarsi da eventuali spiacevoli risarcimenti danni ma va sempre ricordato al professionista che l’utilizzo dell’assicurazione deve sempre essere oculato.
L’assicurazione risarcisce in caso di comprovata colpevolezza e già quest’aspetto deve farci riflettere: l’assunzione di colpa non è mai gratificante ancor più se non fondata. Inoltre, nel tempo, con l’aumentare dei sinistri, anche le assicurazioni collettive di categoria potrebbero subire un aumento creando un serio costo al professionista.
Ultima e non meno importante questione è il ruolo della giurisprudenza in materia di animali d’affezione, fenomeno che sta assumendo aspetti che meritano l’attenzione della categoria e del legislatore.
Negli ultimi anni alcuni contenziosi si sono trasformati in denunce penali per maltrattamento animale: in tal modo il professionista è esposto sia alla responsabilità civile che penale, rendendo più vulnerabile la posizione del medico incolpato. Sarebbe ragionevole che la legge lo limitasse a eventi dolosi o gravemente colposi.
Quest’aspetto deve farci riflettere su come siano aumentati i rischi per la nostra professione e come sta aumentando il gap tra profitto-guadagno e rischio-perdita; vedendo scendere il primo e salire il secondo. Aspetti questi che dovrebbero far riflettere il professionista, il neo laureato, il laureando e l’eventuale discente universitario.
Il SIVeLP quotidianamente si batte per l’adeguato riconoscimento della professione del medico veterinario e l’impegno di tutti aiuta la categoria. Per questo motivo la sottoscrizione volontaria al Sindacato rappresenta un atto di professionalità verso sé stessi e verso gli altri, perché in questo modo tutti possiamo essere attori di un progetto globale e che assicurerà il lavoro ai Colleghi che oggi si affacciano al mondo del lavoro.
Cassarani Maria Paola
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