26/06/2012 News3 Minuti

Assocanili rende noti i dati sugli abbandoni di cani.

Sivelp

Gli accalappiamenti d’estate aumentano solo del 10% e l’aumento e’ dovuto piu’ a fattori climatici ed ambientali che agli abbandoni. I cani di razza sono solo il 2 – 5% del totale.

(…) FederFauna ne ha parlato con Michele Visone, Segretario Generale di Assocanili, l’Associazione nazionale delle imprese impegnate seriamente e professionalmente nella gestione di strutture che ospitano i cani (circa il 25% del totale, l’altro 75% e’ gestito da associazioni).

Fa notare Visone che dai dati assunti dalle societa’ che si occupano di accalappiamento, su tutto il territorio nazionale, si evince che la percentuale dei ritrovamenti di cani vaganti a ridosso dei periodi estivi aumenti di non piu’ del 10% rispetto al resto dell’anno.

Inoltre, che l’aumento dei ritrovamenti in tali periodi dipenda anche da particolari fattori climatici ed ambientali, come, ad esempio, il caldo che assicura migliori condizioni per la riproduzione e la sopravvivenza dei cani randagi, ma anche la presenza umana fonte degli avvistamenti e delle segnalazioni (molte localita’ di vacanza sono molto frequentate solo in questi periodi,  in altri quasi deserte).

Cio’ indica non solo che le ferie non sono la principale causa di abbandono, ma che sarebbe da rivedere la stessa idea di abbandono causa principale del randagismo.

Altro dato importante che Visone evidenzia, sempre assunto dalle societa’ che si occupano di accalappiamento, e’ la percentuale insignificante del numero di cani di razza (2 – 5%) di cui solo il 20 – 30% di piccola taglia, che sfata il mito del cane comprato a Natale in negozio o in allevamento e poi abbandonato l’estate per andare in ferie (gli allevatori, i negozianti e anche gli importatori trattano solo cani di razza, per l’80% di piccola taglia, quindi non sono quelli che hanno venduto loro i cani ritrovati vaganti d’estate).

Spiega Michele Visone: “Ritengo che chi abbia deciso di prendere un cane come compagno di vita non lo abbandoni mai, al limite rinuncia alle ferie, ma non abbandona il cane.  Questo non significa che non esista il fenomeno dell’abbandono, ci mancherebbe, ma possiamo affermare che le ferie non sono la causa maggiore del problema dei cani vaganti. Le campagne messe in atto contro gli abbandoni sono legittime e condivisibili, anche in questi periodi, ma visto che la stagione offre maggiori opportunita’ per fare campagna, come sempre, oltre a chi opera nel volontariato con dedizione ed onesta’, c’e’ chi cavalca il luogo comune per i soliti fini di visibilita’ e raccolta fondi, alla ricerca di vantaggi finalizzati al monopolio del settore in ambito economico e protezionistico. Dovremmo, invece, combattere tutti l’abbandono in modo sempre piu’ deciso e fermo lasciando da parte le appartenenze e mirando dritto all’individuazione delle reali e maggiori cause che lo determinano.”

25.06.2012 www.federfauna.org

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