Authority, «varato» il regolamento: al via un sistema di garanzie per uomo e animali
In attesa della designazione della sede definitiva, l’Agenzia per la sicurezza alimentare dell’Unione europea è da ieri realtà. Il regolamento che ne detta doveri e prerogative è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. Per ora, però, l’Agenzia ha solo una sede provvisoria, a Bruxelles, una «casa» che occupa dal primo gennaio …
In attesa della designazione della sede definitiva, l’Agenzia per la sicurezza alimentare dell’Unione europea è da ieri realtà. Il regolamento che ne detta doveri e prerogative è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. Per ora, però, l’Agenzia ha solo una sede provvisoria, a Bruxelles, una «casa» che occupa dal primo gennaio 2002, in attesa che si stabilisca la sede definitiva, a cui si sono candidate Parma, Lille (Francia) ed Helsinki (Finlandia). La nuova Authority dovrebbe rappresentare la punta di diamante del sistema europeo di garanzie sanitarie, in quanto potrà fornire – appena le sue strutture saranno operative – pareri e informazioni scientifiche e tecniche. Si tratta di un importante pilastro per produttori e consumatori: l’Authority detta infatti le leggi per la sicurezza alimentare in tutti i Paesi dell’Unione europea. Per raggiungere questo obiettivo, non meno importante è il varo – avvenuto ieri – di un nuovo sistema di allerta rapido. In base alle nuove regole ogni Paese Ue – in caso di rischio alimentare – deve obbligatoriamente avvertire la Commissione, l’Authority e i partner europei. Il sistema esisteva fino a ieri solo per gli alimenti destinati all’uomo, da oggi è esteso agli animali e all’ambiente. Il nuovo regolamento, inoltre, conferisce all’esecutivo Ue la possibilità di applicare misure d’urgenza in caso di pericolo grave per i consumatori, gli animali o l’ambiente. Quelle misure potranno, in un secondo tempo, essere modificate o soppresse dalla stessa Commissione o dai Quindici. Da ieri, infine, non esiste più il Comitato veterinario permanente europeo: esso infatti è stato modificato con il «Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale», i cui pareri copriranno l’insieme delle problematiche collegate alla produzione, alla vendita, al consumo degli alimenti in Europa.
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