SIVeLP ha chiesto cortesemente nei giorni scorsi copia dell’albo aggiornato agli Ordini Provinciali.
Lo scopo è palese: informare i Colleghi/Lavoratori sulle tutele messe in atto dal Sindacato a loro vantaggio, cioè sovvenire ai compiti istituzionali statutari dello stesso Sindacato. SIVeLP non è un privato, né ente pubblico economico, ma associazione senza scopo di lucro, come deve essere un sindacato.
Trasparente nelle modalità di adesione; trasparente nel finanziamento attraverso le quote di iscrizione.
FNOVI, ” informata della richiesta”, richiama al Garante della Privacy per chiedere agli Ordini di rifiutare i dati. Sarà questo l’interesse dei medici veterinari italiani?
Il Garante risponde ufficialmente, smentendo il divieto, laddove vi sia un intereresse “per la tutele di situazioni giuridicamente rilevanti” (il lavoro è un diritto costituzionale) e ribadendo il “nulla osta” alla richiesta formulata dal Sindacato. Spetta agli Ordini decidere, ovviamente nell’interesse dei propri iscritti.
Evidentemente, una rappresentanza indipendente dei liberi professionisti che tutela gli interessi occupazionali, non viene ritenuta utile per i tanti colleghi disoccupati, sotto-occupati o vessati da regole assurde. Questi sono i documenti, ciascuno tragga le proprie conclusioni.
Cosa scrive FNOVI:
Roma, 3 dicembre 2012
Prot. n. 5566/2012/F/mgt
Spettabili Ordini,
la Federazione è stata informata della richiesta formulata dal Sivelp agli Ordini provinciali di ricevere copia dell’Albo.
Si informa che l’istanza così come formulata non può essere accolta ma che l’Albo può essere consultato da chiunque presso la sede dell’Ordine.
Le ragioni del diniego si rinvengono nella circostanza che al Consiglio Direttivo di ciascun Ordine provinciale spetta il compito di compilare e tenere l’Albo dei professionisti e pubblicarlo al principio di ogni anno (art. 3, lett. a) e art. 7 del D.Lgs.C.P.S. n. 233/1946).
In esecuzione di questa attribuzione presso ogni singolo Ordine sono trattati i dati personali obbligatori, prescritti per legge per la compilazione e conservazione dell’Albo Professionale.
L’Ordine tratta i dati riportati nell’Albo soltanto ai fini dello svolgimento di funzioni istituzionali e nel rispetto dei limiti stabiliti dalle leggi e dai regolamenti, senza acquisire il consenso degli interessati.
Il Garante della Privacy ha ribadito che i dati personali di un professionista – anche quando sono estratti da un registro, elenco o albo consultabile da chiunque – non possono essere usati per finalità non strettamente attinenti l’attività lavorativa della persona contattata, senza che sia stato preventivamente acquisito il suo consenso.
Si chiarisce quindi che la comunicazione, la condivisione e la diffusione di dati personali nei confronti di privati o di enti pubblici economici sono consentite solo se previste da una norma di legge o di regolamento.
Distinti saluti
L’Ufficio FNOVI
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