Riceviamo e pubblichiamo le lettera del dottor Camba a proposito dei corsi per apistici FNOVI, con la risposta da parte di chi ha organizzato l’evento, entrambe inviate al Sindacato.
Consigliamo di leggerle entrambe.
Ci sia permessa una considerazione a margine, di carattere generale. Pare quasi di intravvedere, anche nel nostro piccolo, quell’atteggiamento che molti cittadini lamentano da parte delle Istituzioni. Un osservatore esterno potrebbe, forse, riconoscere nell’auto-referenzialità, nelle decisioni di cui non è lecito chiedere spiegazioni, nell’impossibilità di discutere il modo con cui sono utilizzati i contributi (peraltro obbligatori) di ciascun veterinario, come prevalenti su concetti come la trasparenza ed il servizio.
Per la verità anche le lettere con minaccie di adire alle vie legali giunte al Sivelp non appena ha osato riferire sull’iniziativa “struttureveterinarie.it” (sito di cui peraltro si fatica a trovare traccia al di là dei manifesti interni alla veterinaria), reo -il sindacato- di aver chiesto gestione cristallina ed accesso paritario ad un database che dovrebbe essere costruito con il contributo economico di tutti i veterinari iscritti agli Ordini, parrebbero dettate da atteggiamento diverso, quasi alieno alla Categoria. Ma siamo sicuri di sbagliarci!
A questo punto ci chiediamo se è meglio cercare la pace ed omettere osservazioni che possono creare imbarazzo, oppure perseguire quella dialettica che rappresenta il sale della democrazia. Il Sindacato fa, e farà, ciò che gli iscritti indicano come linea di comportamento, assumendosene la responsabilità.
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