L’esercizio si è chiuso con un avanzo di 36,1 milioni di Euro, portando il Patrimonio Netto dell’Ente a 365,1 milioni e che con le riserve arriva circa 400milioni di Euro.
Con il voto unanime dei 92 presenti, l’Assemblea Nazionale dei Delegati Provinciali Enpav ha approvato il Bilancio Consuntivo 2012. delineare il corretto svolgimento delle fasi del processo di gestione degli investimenti mobiliari, identificare i soggetti coinvolti e definirne gli specifici compiti e responsabilità.
Da sottolineare che il 2012 è stato periodo profondamente segnato dagli effetti del Decreto “Salva Italia” (D.L. 6 dicembre 2011, n°201, convertito in Legge 214/2011), che ha modificato lo scenario previdenziale e le prospettive degli Enti previdenziali privati, in un contesto di crisi finanziaria permanente.
Tutto ciò ha inevitabilmente avuto dei risvolti sui costi complessivi (+2,1%), ad esempio sotto forma di consulenze tecniche per lo sviluppo delle riforme.
Occorre anche considerare l’innalzamento al 20% dell’aliquota fiscale sulle plusvalenze e i versamenti ai conti dello Stato imposti dagli obblighi di Spending Review.
L’attuale consistenza del Patrimonio Netto copre 11,15 annualità delle pensioni in essere al 31/12/12, a conferma della solidità complessiva dell’impianto previdenziale dell’Ente.
I ricavi totali sono cresciuti del 6,3%.
Nel 2012 gli iscritti sono stati 27.161, i pensionati 6.173, da cui deriva un rapporto di 4,4 iscritti per ogni pensionato; le entrate contributive sono state pari a 2,54 volte la spesa sostenuta per le pensioni correnti.
Oltre all’approvazione del conto consuntivo, l’Assemblea è stata l’occasione per affrontare molti temi sul tappeto.
Il Presidente Mancuso ha illustrato ai Delegati la struttura del Modello di Gestione Finanziaria adottato da Enpav con l’obiettivo di
“Dotarci di un Modello formale è stato di fondamentale importanza, non solo per una procedimentalizzazione della gestione finanziaria dell’Enpav, ma anche per agevolare gli organismi deputati alla nostra vigilanza; quella interna, da parte del Collegio Sindacale, e anche quella esterna, ad esempio dei Ministeri.”
La relazione del Presidente è stata impostata come relazione corale del Consiglio di Amministrazione.
Il dott. Alberto Schianchi ha affrontato l’annosa questione delle invasioni di campo dello Stato nell’autonomia privatistica delle Casse dei professionisti, ripercorrendone il percorso cronologico, a partire dall’inopportuno inserimento delle casse nell’elenco ISTAT degli organismi pubblici non economici.
Il welfare è stato il focus della relazione del dott. Oscar Gandola, che ha sottolineato come la A di assistenza, da corollario dei trattamenti previdenziali, sia oggi di fondamentale importanza, anche in considerazione dell’allungamento della vita attiva e dello spostamento in avanti dell’orizzonte della speranza di vita; fenomeni che comportano nuove esigenze legate all’assistenza di long term care, piuttosto che a un ripensamento degli interventi per i più giovani e le difficoltà di entrata nel mondo del lavoro.
La dott.ssa Carla Mazzanti ha affrontato la questione della femminilizzazione della professione e delle ipotesi allo studio per offrire nuove misure a sostegno della maternità e della cura dei figli, mentre il dott. Sardu si è soffermato sul sistema di gestione qualità di cui si è dotato l’Ente già dal 2010, e sull’importanza di migliorare il livello della qualità dei servizi percepita dagli iscritti anche attraverso una più efficace politica di comunicazione.
E’ intervenuto anche il Presidente del Collegio Sindacale, prof.ssa Laura Piatti, rappresentante del Ministero del Lavoro, facendo il punto a un anno dalla propria nomina, dell’attività svolta in Enpav e sottolineando come l’approvazione del Bilancio sia avvenuta senza rilievi né di sostanza né di forma.
La prof.ssa Piatti ha evidenziato quanto il Collegio Sindacale Enpav lavori in uno spirito, appunto, di vera collegialità interna e anche con il Consiglio di Amministrazione, di cui partecipa alle riunioni.
Le ha fatto eco il dott. Pietro Valentini Marano, membro veterinario del Collegio, spiegando come, relativamente al recupero crediti dei Medici Veterinari morosi, sia necessario essere severi con i mancanti, al fine di essere premianti con i Medici Veterinari in regola con i versamenti.
L’intervento del dott. Gaetano Penocchio, Presidente Fnovi e membro del Consiglio di Amministrazione Enpav, è stato focalizzato sulla problematica delle recente disciplina che, riconoscendo l’organizzazione delle professioni non riconosciute, rischia di destrutturare l’intero impianto delle professioni, fondato sulla legalità del titolo di studio e sull’obbligatorietà dell’iscrizione all’Ordine.
Roma, 24 giugno 2013
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