16/07/2013 Editoriali3 Minuti

ENPAV ed i costi dei giovani

Sivelp

Nemo propheta in patria.  Gli articoli usciti oggi (15 luglio) sulla stampa nazionale non fanno altro che rimarcare una situazione che denunciamo da tempo, senza essere ascoltati o addirittura senza essere creduti.” A parlare è Gianni Mancuso, Presidente ENPAV (Cassa di previdenza e assistenza dei Medici Veterinari).
“Le difficoltà dei professionisti nel sostenere i costi crescenti necessari per esercitare la professione e, in particolare, le ancora maggiori difficoltà dei professionisti più giovani che si affacciano nel mondo del lavoro sono da sempre al centro dell’agire delle Casse di Previdenza privatizzate.
Infatti tutte le Casse, nelle recenti riforme del proprio sistema pensionistico che hanno dovuto sostenere per accondiscendere le richieste dell’ex Ministro Fornero, hanno trovato il modo di cautelare i giovani iscritti.
ENPAV, in particolare, ha addirittura previsto che gli iscritti entro il 32simo anno di età non versino alcun contributo nel primo anno, versino il 33% del dovuto nel secondo e il 50% nel terzo e quarto, pur valendo questi 4 anni nel calcolo dell’anzianità contributiva.
Sono molte, poi, le leve di finanziamento sui cui ENPAV sta facendo peso: dall’erogazione diretta di prestiti a tasso agevolato, alla chiusura di convenzioni con gli istituti di credito per la concessione di mutui agevolati, fino all’entrata, come Socio sostenitore, in FIDIPROF, con cui è aperta la trattativa per la costruzione di un fondo espressamente dedicato ai Medici Veterinari.
Ma – continua Mancuso – al di là dei singoli interventi, è proprio l’asse del ragionamento assistenziale delle Casse che, in questi anni, si è spostato prendendo maggiormente in considerazione le problematiche dei più giovani.
ENPAV, con la Federazione degli Ordini, ha lo scorso anno incontrato tutti i laureandi italiani dell’ultimo anno di Medicina Veterinaria, spiegando loro i servizi offerti e raccogliendo le loro esigenze e i loro dubbi.
Le difficoltà dei giovani professionisti sono tante e innegabili, ma le Casse e gli Ordini sono sul pezzo da tempo, potenziando in tal senso la loro A di assistenza. “
Mancuso chiude con una vena polemica: “Non capisco perché troppo spesso, negli articoli relativi alle professioni, i Medici Veterinari vengano bellamente ignorati. Parliamo di ben 27.000 professionisti e le loro problematiche e gli interventi della loro Cassa di previdenza spesso non compaiono. Viene spontaneo chiedermi se si tratti di continue sviste o di una scarsa considerazione della professione veterinaria.”

Riceviamo e pubblichiamo. Da ENPAV.

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