28/11/2013 Editoriali3 Minuti

ENPAV. “Fondi europei: anche per i Medici Veterinari?”

Sivelp

Questo il titolo del convegno, organizzato oggi dall’ENPAV, che ha fatto il punto sulla possibilità, per i Medici Veterinari, di accedere ai finanziamenti europei.
“ Sono orgoglioso di questo primo appuntamento – ha dichiarato il Presidente Mancuso – perché ha centrato la tematica epocale dei fondi europei per i liberi professionisti, puntando il faro sulle possibilità specifiche per i Medici Veterinari”.
Prestigioso il parterre dei relatori.
Il primo intervento è stato affidato ad Andrea Camporese, Presidente AdEPP, che ha rivendicato il risultato dell’Action Plan, documento della Commissione fortemente voluto da AdEPP, che siede nel relativo working group, che equipara i professionisti alle PMI, per quanto riguarda la possibilità di accedere ai bandi europei.
Francesco Monticelli ha portato il saluto di Confprofessioni, grazie al cui lavoro si è aperto un altro canale di accesso al credito ai professionisti, con la costituzione di due Fidiprof dedicati.
Al padrone di casa Mancuso il compito di illustrare le possibilità di finanziamento offerte da ENPAV ai suoi iscritti, quali prestiti a tassi minimi, erogati direttamente dalla cassa, o mutui agevolati concessi ai Medici Veterinari in virtù di convenzioni strette dall’Ente con diversi istituti bancari e la possibilità di accedere, dal prossimo gennaio, a un fondo dedicato ai veterinari, all’interno dei due consorzi fidi dei professionisti.
Passando alla parte tecnica del convegno, Silvia Ciotti, Direttore di Euroshield, società di euro progettazione, membro del rooster della Research Executive Agency (REA) dell’Unione Europea, ha affrontato l’ampia tematica delle tipologie dei vari fondi e bandi, illustrandone le linee programmatiche e le diverse possibilità di accesso.
Il compito di fare il focus sulla professione veterinaria è stato affidato a Paolo Dalla Villa, membro della European Commission Directorate -General for Health and Consumers- Animal Welfare, che ha denunciato la poca attenzione della Commissione verso la professione veterinaria, sottolineando anche la scarsa intraprendenza degli stessi veterinari.
“C’è molto lavoro da fare – ha concluso Mancuso – ma anche molte opportunità da cogliere. Il momento è davvero favorevole, a gennaio verrà definitivamente emanato il documento dell’Action Plan e si sta aprendo il nuovo settenato di bandi europei: sta a noi raccogliere la sfida e lavorare per una veterinaria innovativa e dal respiro europeo.
Restano da chiarire quali requisiti dovrà avere il libero professionista europeo per poter accedere ai fondi con le stesse potenzialità di una pmi. Rimaniamo quindi in attesa delle specifiche che la Commissione emanerà nei primissimi mesi dell’anno prossimo per poter concretamente aprire la porta dell’Europa”

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