Ancora una volta la professione veterinaria vive il difficile momento del rinnovo delle cariche ordinistiche: circostanza da sempre “delicata” in ogni democrazia avanzata.
Dobbiamo sottolineare come, in passato, quando situazioni non trasparenti che coinvolgevano la professione si presentarono all’opinione pubblica, la Federazione prese posizioni chiare.
Ora abbiamo potuto leggere articoli giornalistici relativi a situazioni per lo meno poco chiare, in cui la professione (intesa in senso lato) è stata coinvolta: tra queste citiamo l’Istituto zooprofilattico di Brescia (cui fa capo l’attuale presidente Fnovi), finito di recente nell’occhio del ciclone per la presunta assunzione di un dipendente con accuse di “parentopoli”, per il sospetto di attribuzione indebita di borse di studio e per truffe nell’esecuzione di analisi finalizzate all’attribuzione di fondi comunitari agli allevatori; ma abbiamo anche assistito alla stipula di un accordo tra l’attuale vice-presidente Fnovi e la parlamentare animalista Michela Brambilla per l’esecuzione di sterilizzazioni di cani e gatti a tariffe non accordate, in piena campagna elettorale.
Tutto questo senza alcun intervento ufficiale da parte della Federazione nazionale.
Ovviamente, non vi è nessuna formale condanna (sarà la Magistratura a pronunciarsi), ci limitiamo a formulare i migliori auguri affinché tutto questo non determini cosiddetti “conflitti di interesse” nelle nostre istituzioni di categoria.
A. T.
da “LA SETTIMANA VETERINARIA | N° 1030 | 13 dicembre 2017“
LA RISPOSTA FNOVI
(clikka per ingrandire)
La risposta non spiega molto
A me non sembra nemmeno una risposta. Penocchio pare passato da un atteggiamento come fosse appena arrivato in FNOVI ( e non 15 anni come in realtà è) dove promette grandi cose ma non rende conto di quello che fa, ad un “abbiamo ancora bisogno di tempo”. Insomma, un Berlusconi in camice bianco. Dall’appoggio FNOVI al Ministero ne abbiamo avuto solo vantaggi per i dipendenti pubblici e complicazioni per i LLPP.
Marzio Pier Giovanni
29/12/17
Di sicuro per il problema Izs bisogna aspettare l’esito del percorso giudiziario… però nel frattempo ci potrebbe stare un’autosospensione? Sull’altro fronte temo che gli “animalisti” non siano sempre “amici” dei Veterinari e che alcuni di questi non lo siano con tutti gli “animalisti” ! Certo alcuni politici hanno sfruttato gli animalisti ed essi ne hanno profittato in qualche occasione (Legge 281/91 randagismo e sterilizzazioni). Legge con contenuti di protezione animale pregevoli che però ha creato i problemi che tutti conosciamo. Per assurdo pensate che …in val di Susa è stato costruito un canile sanitario e rifugio del costo di !,2 milioni di euro che ora …è alla ricerca di cani da metterci dentro!!!
Evidentemente ci sono state criticità. Es. le dimissioni nel Consiglio FNOVI, oppure l’inchiesta “Parentopoli”, a poca distanza dalla premiazione FNOVI, a seguito dell’archiviazione.
SIVeLP non chiede i dettagli di provvedimenti ordinistici ma pone l’attenzione di una Categoria Professionale a condividere ruoli di controllore e controllato, come giustamente sottolineato. Del resto, in passato non pare essere stato uno scandalo!