“Fondi e multinazionali il grande affare degli ospedali veterinari in Italia” articolo Globalist
Negli ultimi anni, il settore veterinario italiano è stato rivoluzionato dall’ingresso di fondi e multinazionali, che stanno trasformando le tradizionali cliniche in ospedali veterinari sempre più simili a grandi aziende. Questo fenomeno, sostenuto dalla crescente “Pet Economy”, sta spingendo il valore del mercato a cifre impressionanti, ma non senza polemiche.
L’acquisizione di cliniche da parte di colossi come Anicura o Animalia sta migliorando l’accessibilità a tecnologie e specialisti d’avanguardia, ma a caro prezzo: le cure veterinarie stanno diventando un lusso per pochi. L’intervento delle multinazionali sta infatti portando a una standardizzazione del settore, dove il profitto sembra superare il benessere degli animali. I costi crescenti delle prestazioni rischiano di escludere una parte significativa dei proprietari di animali domestici, mentre le piccole realtà locali, incapaci di competere con queste nuove strutture, vengono progressivamente assorbite o costrette alla chiusura.
Il settore veterinario sta quindi subendo una “corporativizzazione” che, se da un lato promette efficienza e innovazione, dall’altro solleva dubbi su etica e accessibilità. La domanda centrale resta aperta: la salute degli animali può davvero essere gestita come un business, o rischiamo di trasformare una vocazione in un’industria guidata esclusivamente dal profitto?
Per approfondire l’argomento e conoscere i dettagli di questa trasformazione nel settore veterinario italiano, si rimanda all’articolo completo disponibile su Globalist: .
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