Ho deciso di lasciare la direzione del notiziario e desidero farlo salutando e abbracciando cordialmente l’intera famiglia dei veterinari. Qualche volta non mi sono espresso sommessamente, ho un carattere sanguigno e il mio pensiero posso anche averlo urlato più che sussurrato, senza però avercela con nessuno, non ne condividevo le idee e …
Ho deciso di lasciare la direzione del notiziario e desidero farlo salutando e abbracciando cordialmente l’intera famiglia dei veterinari. Qualche volta non mi sono espresso sommessamente, ho un carattere sanguigno e il mio pensiero posso anche averlo urlato più che sussurrato, senza però avercela con nessuno, non ne condividevo le idee e le idee, si sa, viaggiano sulle gambe delle persone. In questo arco di tempo ho conosciuto molta gente ai quali sono grato per tutto quello che mi hanno insegnato, ma un ringraziamento particolare va a Ruggero Benassi, del quale ricordo la saggezza e l’equilibrio, a Mario Schianchi che era un gigante, a Giorgio Vincenzi, Tullio Paolo Scotti, Gianni Mancuso, Corrado Colombo, Diego Fabris, Aldo Pola, Pasqualino Santori, Gastone Dalmonte, che sono stati i colonnelli del SIVeLP e con i quali ho condiviso gioie e delusioni della vita sindacale. Per anni sono stati loro che hanno fatto sentire la voce dei LLPP nei luoghi dove si decide e ne hanno difeso i diritti, vorrei ricordare, tra le tante cose fatte, tutti i ricorsi che il SIVeLP ha presentato ai TAR e al Tribunale di Stato contro l’esercizio della libera professione da parte dei veterinari ufficiali. Il SIVeLP ha svolto un ruolo fondamentale per i liberi professionisti, non dobbiamo dimenticarcelo e non ha ancora esaurito la sua missione, tuttora è presente a livello provinciale, regionale e nazionale dove si trattano i problemi della categoria. Avere diretto il Notiziario è stata una esperienza esaltante, ma se ritornassi indietro non lo rifarei, fare il direttore di un giornale non è un mestiere da veterinari e non lo si può fare rubando il tempo alla propria professione e alla propria famiglia. Al mio posto subentra Paolo Cova di Milano a cui faccio i miei più sinceri auguri. Saluto e abbraccio cordialmente gli amici e i nemici/amici e spero che qualcuno di quelli che mi hanno letto continui a ricordarsi di me con un po’ di simpatia. Nando Quadrelli
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