La Corte Costituzionale in riferimento ad una legge della scorsa estate con cui il Consiglio Regionale del Veneto voleva regolare la materia, ha dichiarato illegittima la stabilizzazione dei precari che deroga al principio del concorso pubblico e non è resa necessaria da «specifiche necessità funzionali dell’amministrazione ». Nello specifico …
La Corte Costituzionale in riferimento ad una legge della scorsa estate con cui il Consiglio Regionale del Veneto voleva regolare la materia, ha dichiarato illegittima la stabilizzazione dei precari che deroga al principio del concorso pubblico e non è resa necessaria da «specifiche necessità funzionali dell’amministrazione ». Nello specifico della materia sanitaria, ha affermato che non si può pensare di migliorare l’organizzazione del sistema sanitario esulando dal rispetto della selezione concorsuale, proprio per la delicatezza del ruolo che i sanitari sono chiamati a ricoprire. La sentenza ha valore retroattivo dal giorno della sua pubblicazione. Si stabilisce in questo modo un principio di straordinaria importanza perché in medicina veterinaria il pubblico ha funzione di controllo sull’attività del privato e la creazione di figure intermedie (controllore per alcune ore, controllato per le altre) avrebbe creato non solo una grave lesione della concorrenza, vista la posizione di privilegio del dipendente del Sistema Sanitario, ma anche un’inaffidabilità intrinseca del sistema, con grave rischio per la salute pubblica. Per il SIVeLP questo non può essere considerato come un aspetto marginale nella strutturazione di un servizio sanitario efficace ed efficiente; l’incompatibilità a svolgere libera professione di chi opera nel Dipartimento di Prevenzione deve essere uno dei principi basilari ed ineludibili. Purtroppo, senza questo presupposto, vengono meno le garanzie sanitarie.
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