La Ricetta Elettronica è un sistema che sta lentamente prendendo posto in medicina umana. L’iniziativa è partita con l’idea di raccogliere dati sui farmaci ceduti dal Sistema Sanitario ai pazienti.
Non riguarda quindi tutti i farmaci. In veterinaria -ovviamente- lo Stato non cede normalmente farmaci ad alcun proprietario di animali, per cui la creazione di un database non è corrispondente.
Mentre dunque ai medici lo Stato riconosce aiuti per acquistare i computer, accedere ad internet, avere linee elettriche dedicate ecc., in veterinaria questo non è stato nemmeno preso in considerazione per i liberi professionisti. Tantomeno è valutata la difficoltà di aree poco coperte, in particolare per la zootecnia, dove a volte le stalle non sono propriamente on-line.
In ogni caso i dati forniti al Ministero dai Liberi Professionisti restano privi di rimborsi spese tipici dei medici, quasi con la medesima musica di quelli da riconoscere al Veterinario aziendale (che funziona bene nelle Regioni che lo pagano).
Fenomeni curiosi in uno Stato che pure offre migliaia di veterinari pubblici, contro le centinaia di altri Paesi: come la Francia che ha una zootecnia circa doppia della nostra o la Germania con quasi un terzo di abitanti in più dell’Italia.
O forse i Medici sanno “chiedere” con maggiore abilità?