Da tempo SIVeLp denuncia l’esistenza di “randagisti professionisti”. REPUBBLICA ne inquadra il fenomeno.
Soluzioni?
- Sterilizzazioni incentivate da un contributo di solidarietà a carico di chi non sterilizza il proprio animale, così da dare ai comuni fondi per la prevenzione e motivi per il controllo
- Identificazione promossa da controlli da parte di chi abbia un incentivo (e non un eventuale onere) a farli, cioè gli ENTI LOCALI
- Blocco del traffico illegale che alimenta il giro di animali da adottare e di fondi poco chiari
- Competenze separate per non creare interessi incontrollabili nel mantenere il business (non sovrapporre: gestione canili, controlli, cure veterinarie, raccolta di fondi)
Sapendo che pubblico o onlus non è sinonimo di gratis.
Consapevoli (a proposito di quanto si scrive sui veterinari) che le prestazioni rese dalle professioni intellettuali non si quantificano con il costo dei mezzi usati, ma con gli sforzi per acquisire e mantenere competenze riconosciute dallo Stato.
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