Caro Direttore e gentili lettori, leggo con stupore, spero anche vostro, che la collega non mi ritiene educato e corretto perché, nella breve missiva pubblicata nel numero 365 di Settimana Veterinaria, avrei citato “una lettera anonima”. Tuttavia dopo averlo più volte riletto non trovo nessun riferimento ad essa! A meno che non si …
Caro Direttore e gentili lettori, leggo con stupore, spero anche vostro, che la collega non mi ritiene educato e corretto perché, nella breve missiva pubblicata nel numero 365 di Settimana Veterinaria, avrei citato “una lettera anonima”. Tuttavia dopo averlo più volte riletto non trovo nessun riferimento ad essa! A meno che non si possa più usare l’espressione “veterinari indipendenti” senza venire in qualche modo associato alla lettera precedentemente menzionata. Forse la collega è stata tratta in inganno da una lettura distratta e frettolosa traendo, così, conclusioni affrettate e poco pertinenti. Noto, però, che, nonostante il suggerimento di non dare risalto a voci anonime e infondate, non dimentica di usarle precisando, anche, parte dei contenuti in essa esposti. ( vedi il post scrittum): Mi chiedo: chi si sta comportando in modo poco corretto? Perché un rappresentante della categoria serio, quale la collega certamente è, non ha sfruttato questa occasione per spiegare qualcosa che realmente interessa tutti i colleghi e lettori di questa rivista? Personalmente dietro tutta questa storia, leggo solo un’occasione mancata! Ancora una volta, invece di mettersi a servizio della categoria spiegando i diversi punti di vista, si trova solo il tempo di fare polemica: gratuita, priva di ogni rispetto e stima per l’altro, non attenta a diversi punti di vista. Si preferisce ricorrere allo scherno per sminuire posizioni diverse dalla propria, invece, che spiegare, motivare, convincere con la forza delle idee… Concludo questa breve replica rassicurando i lettori:… provvederò a curare la mia febbre da cavallo…che, però, è benvenuta se mi permette di credere in un modo diverso di vivere e praticare la professione! Con simpatia Per gentile concessione di “Settimana Veterinaria”
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