SIVELP chiede che il medico veterinario possa prescrivere i farmaci secondo scienza e coscienza.
Oggi la normativa (d.lgs. 193/06) obbliga a seguire un meccanismo di priorità che mal si adatta alla reale necessità del medico curante e lo espone a sanzioni pesantissime.
In particolare vi sono limiti per accedere a quanto il mercato rende disponibile, ma soprattutto si è creato un meccanismo farraginoso ed oneroso, per lo Stato che controlla e per lo stesso Stato che è il maggior proprietario di cani. Sono infatti a carico della collettività e del Sistema Sanitario i cani dei rifugi ed i randagi.
Noi chiediamo che sia il veterinario a scegliere con cosa curare e cosa prescrivere, in scienza e coscienza.
Una locandina spiega le ragioni dell’iniziativa e la lettera allegata (da inviare agli indirizzi in intestazione) rappresenta un richiamo alle Istituzioni per una battaglia di civiltà a favore di chi esercita la professione veterinaria e dei cittadini-consumatori e proprietari di animali.
Ulteriori spiegazioni su www.farmacoveterinario.it, il sito di amici degli animali sensibili al tema.
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