NOTE GENERALI DEFINIZIONE DI UN PIANO GENERALE DI INTERVENTO È sempre più difficile oggigiorno intervenire in maniera appropriata nei confronti di una specifica problematica sanitaria, legata al settore zootecnico, senza considerare i riflessi di natura economica derivanti e la condizione di elevata fibrillazione che il mondo allevatoriale sta da tempo attraversando. Ulteriore elemento da …
NOTE GENERALI DEFINIZIONE DI UN PIANO GENERALE DI INTERVENTO È sempre più difficile oggigiorno intervenire in maniera appropriata nei confronti di una specifica problematica sanitaria, legata al settore zootecnico, senza considerare i riflessi di natura economica derivanti e la condizione di elevata fibrillazione che il mondo allevatoriale sta da tempo attraversando. Ulteriore elemento da valutare è la variabilità delle situazioni territoriali alle quali l’intervento è diretto, che richiede misure ed approcci specifici per ogni realtà e comunque non disgiunti dalle altre problematiche sanitarie ed economiche esistenti, soprattutto quando ci si riferisce alle Regioni del Centro e Sud del Paese o ad economie povere e caratterizzate da una elevata parcellizzazione. Diventa quindi improponibile in queste realtà introdurre un intervento sanitario altamente a rischio come quello predisposto per la Blue Tongue, se fine a sé stesso. Qualora invece la Sanità diventasse l’asse portante di un progetto di sviluppo, avente come obiettivo la valorizzazione dei prodotti di origine zootecnica (primari e derivati), in quel contesto potrebbe tranquillamente inserirsi un Piano Generale Sanitario comprendente anche il controllo per la Blue Tongue. È inoltre da considerare, nel superamento dello stallo determinatosi, la necessità di prevedere un approccio di comunicazione e di marketing, che impone innanzitutto la ripresa del contatto con i produttori che accettano di collaborare con le Istituzioni e che deve basarsi sulla completa condivisione degli obiettivi, strategie e operatività della Veterinaria a tutti i livelli: Ministeriale, Istituto Superiore di Sanità, Istituti Zooprofilattici, Regionale, Aziende UU.SS.LL., Veterinari LL.PP. Aziendali. Determinante sarà il livello di integrazione di conoscenze e competenze della Veterinaria, nel suo insieme, e fra questa ed i produttori. MISURE URGENTI DI INTERVENTO PER LA BLUE TONGUE Al fine di superare la situazione di stallo verificatasi, occorre mettere in atto azioni urgenti, a carattere operativo, politico ed economico, con il chiaro intento di monitorare la situazione esistente, regolarizzare il pregresso, assicurare organicità all’intervento e la qualificazione degli operatori, fornire prospettive concrete ai Produttori, indispensabili per ottenerne l’ampia condivisione. Si riportano di seguito gli interventi, a carattere d’urgenza, necessari: • Attivare un Piano di controllo interno della Veterinaria Pubblica per la verifica sull’effettiva esecuzione delle vaccinazioni dichiarate. La Veterinaria non può demandare solo ad altri Organismi il controllo sulla propria operatività. • Promuovere una verifica ufficiale sul pregresso: Rilevazione dello storico sanitario e produttivo aziendale (Produrre la documentazione relativa agli ultimi tre anni di produzione, diagnosi e diagnosi differenziale secondo quanto richiesto dalla UE). • Coinvolgere le Organizzazioni di rappresentanza dei Produttori in un serio Progetto di intervento, fornendo le soluzioni e gli strumenti adeguati a limitare i danni sia Diretti (incidenti vaccinali) che Indiretti (perdite produttive di ogni genere) e ad assicurarne il rapido e congruo Indennizzo. • Intervenire con misure specifiche atte a contenere le perdite economiche connesse ai limiti imposti alla movimentazione degli animali (ad es. sostegno allo sviluppo locale di centri di allevamento di vitelli destinati all’ingrasso), per favorire la condivisione al Piano di risanamento da parte delle OO. dei Produttori e la loro attiva partecipazione. • Promuovere la diretta adesione al Piano dei singoli Produttori attraverso il Consenso Informato. • Predisporre un Progetto Integrato (economico – sanitario) di sviluppo agro-zootecnico territoriale (comprensivo del Piano Operativo per la B.T.). • Sollecitare il Ministero dell’Agricoltura ad assumere un ruolo attivo e puntuale all’interno del progetto (Vedi Indennizzo per Danni Indiretti, Valorizzazione delle situazioni trasparenti e sanitariamente in ordine, Interfaccia con le Associazioni dei consumatori nella presentazione dell’intervento, ecc…). CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE (P. O. PER LA BLUE TONGUE) DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE Occorre stabilire un Organigramma chiaro evitando il sovrapporsi delle competenze. La Veterinaria Pubblica e Privata devono avere competenze complementari e non sovrapponibili; questo significa concorrere, ognuno al massimo e al proprio livello per il raggiungimento degli obiettivi sanitari condivisi. Risulta evidente che per evitare le confusioni di responsabilità, conflitti e perdite di credibilità, il Veterinario Pubblico non può né deve svolgere funzione di Veterinario d’azienda. Tale funzione non può né deve essere altresì svolta da Veterinari a qualsiasi titolo collegati a fornitori di beni materiali o servizi all’Azienda Zootecnica. La presenza del Veterinario d’azienda risulta indispensabile per: l’acquisizione dei dati pregressi e contestuali di interesse epidemiologico, produttivo e riproduttivo; migliorare l’efficacia dell’intervento di profilassi e contenere al minimo gli effetti indesiderati, attraverso la valutazione consapevole (conseguente alla profonda conoscenza della mandria) del momento opportuno per l’intervento vaccinale, in funzione dello stato sanitario, produttivo e riproduttivo degli animali e delle condizioni climatiche e ambientali. DEFINIZIONE E NOMINA DI UN’AUTORITÀ DI GARANZIA Deve essere prevista l’istituzione di un’Autorità di Garanzia avente responsabilità in materia di gestione degli interventi ed in materia di prevenzione nei confronti della Febbre Catarrale degli Ovini. A tale figura deve essere affidato il compito di determinare, disciplinare, coordinare e monitorare gli interventi di profilassi per la Blue Tongue, rientranti in un programma operativo allo scopo predisposto dal Ministero della Salute, sentite le parti interessate. L’Autorità deve poter assumere decisioni operative sia in funzione positiva, sia in funzione repressiva (divieti, fermi, indirizzi alle autorità competenti, revoche, ecc…) Su delega dei Ministeri competenti deve determinare anche le eventuali erogazioni di indennizzo predisposte al riguardo. Deve operare con il sostegno delle altre forze pubbliche atte ad agevolare l’esecuzione delle misure programmate, potendo la stessa Autorità chiederne il relativo intervento. Tale figura garantirà a tutte le componenti pubbliche e private, della Sanità, delle produzioni e dei consumatori la puntuale esecuzione, passo-passo, di quanto concordato fra Veterinaria Pubblica, Privata e Produttori. FORMAZIONE PROFESSIONALE La formazione deve riguardare: • Veterinari LL.PP. • Veterinari Pubblici (prevedere momenti congiunti con i LL.PP.) • Allevatori (in particolare per gli aspetti riguardanti la Farmacovigilanza). CONSENSO INFORMATO Il veterinario L.P. Aziendale deve essere formato in modo tale da poter trasmettere tutte le informazioni, derivanti da una corretta raccolta dei dati sul pregresso e da una sperimentazione allargata e pubblica, necessarie a far condividere le scelte operative anche all’allevatore. La Veterinaria Pubblica deve definire gli obiettivi ed i mezzi per raggiungerli di concerto con la Veterinaria privata e la Veterinaria nel suo insieme agirà sul sistema produttivo per raggiungere al minor costo, i migliori risultati. La puntuale conoscenza di controindicazioni e possibili effetti collaterali indesiderati, permette di minimizzarne l’effetto, di ridurne il danno, eventualmente modificare procedure e comportamenti nell’ambito della stessa campagna vaccinale in atto. Questo, in prospettiva, consentirà di migliorare il rapporto costo-beneficio dell’operazione. Per avere comunque un rapporto corretto con i produttori, occorre prevedere una procedura di Farmacovigilanza tale da consentire l’identificazione e la quantificazione degli eventuali danni per dare tranquillità agli operatori ed efficace operatività a quanto previsto dalla normativa vigente. RIMBORSO DANNI CONSEGUENTI A VACCINAZIONE B.T. Accordo strutturale di progetto fra Sanità ed Agricoltura per il puntuale e congruo indennizzo dei Danni Diretti ed Indiretti: • Danni Diretti: competenza Sanità • Danni Indiretti: competenza Agricoltura In relazione all’indennizzo dei Danni Indiretti devono realizzarsi le seguenti condizioni: • Rilevazione dello storico sanitario e produttivo aziendale • Definizione ed attuazione di un progetto di sviluppo integrato economico-sanitario, indispensabile a far emergere e documentare lo stato sanitario e le reali produzioni delle aziende interessate. ATTIVAZIONE DI UN PROGRAMMA VACCINALE DI TARATURA IN AZIENDE PILOTA E DI CONTROLLO Indispensabile ai fini della Ricerca e per definire i “Testimonial” (osservatori e divulgatori) per la verifica sull’efficacia dell’operazione. INCONTRI PROGRAMMATI Dal momento che la malattia stessa e l’intervento di profilassi attuato presentano ancora molti lati oscuri, si rendono indispensabili incontri programmati a livello centrale e territoriale fra le rappresentanze di tutti gli attori interessati (Veterinari Pubblici, LL.PP. Aziendali e Produttori): • Per coordinarsi • Per decidere cambiamenti in corso d’opera • Per rendere operativi gli interventi richiesti dall’Autorità di garanzia • Per proporre gli interventi del progetto di sviluppo. CARATTERISTICHE TECNICO-OPERATIVE (P. O. PER LA BLUE TONGUE) PROCEDURE OPERATIVE PER IL VETERINARIO AZIENDALE 1. Visita pre-vaccinazione: predisposizione di una scheda di rilevamento della situazione aziendale al momento della visita che deve sempre precedere l’attività vaccinale: Identificazione di Fattori di tipo infettivo, infestivo e nutrizionale che possono consigliare il rinvio delle operazioni vaccinali: Diagnosi Prognosi Terapia Definizione dei tempi necessari perché l’animale sia vaccinabile, tenendo conto anche delle fasi del ciclo riproduttivo. 2. Calendarizzazione e programmazione vaccinale: definita in accordo fra Veterinario Aziendale ed Allevatore ed inviata al Servizio Veterinario dell’AUSL di competenza: a. Prioritario raggiungere l’obiettivo nei tempi minimi necessari tenendo conto delle specificità aziendali b. Il Veterinario L.P. Aziendale deve prendersi piena responsabilità del raggiungimento dell’obiettivo c. Identificazione precisa dello stadio riproduttivo dei singoli soggetti. 3. Operazione vaccinale Scheda di operatività aziendale vidimata che riporti le fasi di attuazione del piano di vaccinazione specifica. PROCEDURE DI RILEVAMENTO AI FINI DELLA FARMACOVIGILANZA Accordo della Veterinaria nel suo insieme con i Produttori e/o loro Associazioni ed organizzazioni (definizione dei protocolli per Veterinari e Allevatori). • Scheda rilevamento danni temporalmente correlabili a B.T.: • Eventuale rilevamento e compilazione da parte del Veterinario L.P. e dell’Allevatore con comunicazione contestuale alla Veterinaria Pubblica; • Invio di materiale al laboratorio; • Ipotesi di quantificazione del danno; • Avvio diagnosi differenziale. A.U.S.L. riscontra dati di Farmacovigilanza e collabora alla diagnosi differenziale. PROCEDURE PER LA VERIFICA DELL’ATTIVITA’ VACCINALE (CAMPIONAMENTI PROGRAMMATI) La Veterinaria Pubblica deve operare attraverso: 1. Procedure di generazione casuale dei numeri per l’individuazione delle aziende oggetto di verifica. 2. Centralizzazione dell’accettazione (Campione Epidemiologicamente Protetto attraverso una numerazione assegnata dalla Sezione dell’IZS in fase di accettazione). L’attore di filiera che si rifiuta di adempiere alle proprie competenze o non le esegue in maniera corretta deve essere adeguatamente sanzionato. Tale competenza deve essere gestita direttamente dall’Autorità di Garanzia.
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