Venezia, ed il meraviglioso colpo d’occhio dall’Università Cà Foscari, si sono unite idealmente ai giornalisti scientifici dell’ UNAMSI, nella serata di ieri, per conferire il PREMIO GRANDE IPPOCRATE alla Collega Ilaria Capua. Un prestigioso riconoscimento al suo lavoro scientifico che ha dato lustro alla struttura nella quale opera, L’Istituto Zooprofilattico Sperimantale delle Venezie, alla Regione, …
Venezia, ed il meraviglioso colpo d’occhio dall’Università Cà Foscari, si sono unite idealmente ai giornalisti scientifici dell’ UNAMSI, nella serata di ieri, per conferire il PREMIO GRANDE IPPOCRATE alla Collega Ilaria Capua. Un prestigioso riconoscimento al suo lavoro scientifico che ha dato lustro alla struttura nella quale opera, L’Istituto Zooprofilattico Sperimantale delle Venezie, alla Regione, alla Veterinaria ed alle donne impegnate nella ricerca. Fondamentale, per motivare il premio, la sua capacità di coniugare l’attività di ricercatrice con la divulgazione al grande pubblico e la responsabilità nel valutarne l’impatto e garantire il libero accesso alle sue ricerche. Nel discorso, a margine della tavola rotonda “L’informazione crea la malattia?” coordinata da Adiana Bazzi del Corriere della Sera con la partecipazione di Silvado Adami, Ordinario di reumatologia all’Università di Verona, Leonardo Fabbri,Ordinario di malattie respiratorie a Modena, Tiziano Vescovi, ordinario di economia a Cà Foscari e Francesco Brancati vicepresidente dell’ Unione Nazionale Medico Scientifica d’Informazione, dell’ANSA, Ilaria Capua ha disegnato un nuovo approccio alla ricerca ed al “fare sistema” ad ogni livello. Ed è a questo che il Sivelp, presente all’evento, guarda con grande attenzione, per coinvolgere sempre di più quella veterinaria libero professionale che è realmente a contatto con il territorio, e costituisce una sentinella in campo, per molti aspetti dell’epidemiologia e dei rapporti uomo-animale.
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