19/10/2003 Editoriali7 Minuti

QUALI PROPOSTE PER LA PREVIDENZA DEI VETERINARI?

Sivelp

LA RIFORMA DELLE PENSIONI È TEMA PREDOMINANTE DI QUESTI GIORNI. NON C’È MEZZO DI COMUNICAZIONE CHE NON DIA CHIARIMENTI, COMMENTI, ANALISI DELLA NUOVA RIFORMA. SE NE PARLA TANTO, PERCHÈ È UN ARGOMENTO IMPORTANTE PER OGNUNO DI NOI E, IN PARTICOLARE, PER QUANTI SI STANNO AFFACCIANDO AL MONDO DEL LAVORO. CIÒ CHE …

LA RIFORMA DELLE PENSIONI È TEMA PREDOMINANTE DI QUESTI GIORNI. NON C’È MEZZO DI COMUNICAZIONE CHE NON DIA CHIARIMENTI, COMMENTI, ANALISI DELLA NUOVA RIFORMA. SE NE PARLA TANTO, PERCHÈ È UN ARGOMENTO IMPORTANTE PER OGNUNO DI NOI E, IN PARTICOLARE, PER QUANTI SI STANNO AFFACCIANDO AL MONDO DEL LAVORO. CIÒ CHE EMERGE CHIARAMENTE DA QUESTA DISCUSSIONE ” GLOBALE” È LA DIFFICOLTÀ NELL’INDIVIDUARE SOLUZIONI CHE ACCONTENTINO TUTTI. ANCHE LA NOSTRA CATEGORIA DEVE AFFRONTARE UN ANALOGO PROBLEMA.VORREMMO ANCHE NOI UNIRCI ALLA DISCUSSIONE PROPONENDO ALCUNE RIFLESSIONI, MA CI ASPETTIAMO, ANCHE, IMPEGNO E COLLABORAZIONE DA PARTE DEI DELEGATI ENPAV E DEI SINDACATI PER ARRIVARE A FORMULARE DELLE PROPOSTE SOSTENIBILI NEL TEMPO E CHE GARANTISCANO UN FUTURO DECOROSO PER TUTTI I VETERINARI. GENT DR. LOMBARDI IL 3 SETTEMBRE SIETE STATI CONVOCATI DAL MINISTRO MARONI. QUESTO INCONTRO ERA STATO CONCORDATO DA TEMPO O È AVVENUTO IN SEGUITO ALL’EVENTUALE RIFORMA DELLE PENSIONI? L’incontro con il Ministro è avvenuto in occasione della presentazione del Rapporto del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale sui dieci enti di previdenza dei professionisti, privatizzati a seguito del D. Lgs. 509/94. L’indagine del Nucleo, sulla base dei Bilanci Tecnici forniti dalle Casse in questione, è un atto previsto che ha avuto quest’anno un risvolto esterno molto maggiore, rispetto all’anno precedente, in quanto ha coinciso con la riforma del sistema pensionistico pubblico ampiamente discussa in questi giorni sui maggiori quotidiani. Secondo Lei perché questa attenzione alle casse di previdenza private da parte del Ministero? Il Ministero del Welfare è l’organo vigilante su tutti gli enti previdenziali italiani, compresi quelli dei professionisti. L’iniziativa del Ministro Maroni di incontrare i vertici delle nostre Casse, rientra quindi nei suoi compiti specifici e, se pur nel rispetto dell’autonomia normativa e gestionale, ampiamente assicurata e garantita, Egli ha inteso esprimere la valutazione del Nucleo sullo stato di salute nel medio – lungo periodo dei nostri Enti. E’ risultato infatti, dall’esame di quei bilanci, che nel periodo 2020 – 2030, la spesa pensionistica potrebbe risultare superiore alle entrate contributive in quasi tutti gli enti esaminati. Di qui la preoccupazione e la sollecitazione alle Casse di prevedere interventi normativi atti a mantenere l’equilibrio finanziario per un periodo di tempo maggiore, al fine di evitare, in caso di insolvenza nel pagamento delle pensioni, un intervento finanziario dello Stato, non previsto dal Decreto 509/94 di privatizzazione. Il comunicato stampa pubblicato annuncia che ci sarà un’ulteriore incontro; quali argomenti saranno oggetto di discussione? Il secondo previsto incontro, annunciato dalla stampa, con il Ministro, verterà sulla valutazione delle richieste formulate dalle Casse, in merito soprattutto alla doppia tassazione che tocca sia i rendimenti dei patrimoni, sia le pensioni erogate; alla totalizzazione; all’innalzamento del contributo integrativo dal 2 al 4 %; all’istituzione dei fondi integrativi; all’assistenza sanitaria e, per quanto concerne specificamente l’ENPAV, alla riforma dell’ordinamento universitario che ha pesantemente e negativamente inciso, con la creazione dei laureati triennali, nella previsione delle future iscrizioni al nostro Ente di Categoria. Da notizie di stampa il Ministro ha accennato alle difficoltà delle casse di previdenza private per i prossimi anni: ha fatto proposte o sollecitato i vari presidenti ad intervenire con i mezzi più idonei ed incisivi per ovviare a tali difficoltà? Il dibattito sulla previdenza pubblica, come ho già detto, non riguarda i nostri Enti. L’invito del Ministro è che vengono attuate tutte quelle iniziative che consentono di allungare il più possibile il mantenimento dell’equilibrio finanziario tra entrate ed uscite. Il prossimo Convegno organizzato dall’ENPAV ha proprio questo scopo: valutare lo stato attuale ed indicare quali modifiche normative potrebbero essere ipotizzate per garantire alle nuove generazioni la sostenibilità finanziaria dell’Ente preservando però la dignità delle erogazioni pensionistiche. In questa ottica, non può essere accettato l’ipotizzato passaggio al metodo di calcolo della pensione basato sui contributi effettivamente versati, in quanto, se da un lato potrebbe garantire un lungo periodo di sostenibilità del sistema, dall’altro ridurrebbe in misura sensibile l’entità delle pensioni erogate. Il Convegno ENPAV di ottobre si propone di affrontare il tema di un futuro sostenibile per gli iscritti al nostre ente; gli interventi dei relatori di fama internazionale vogliono essere un aiuto per ricercare la strada che consenta di superare le difficoltà nei prossimi anni? L’invito del Ministro Maroni a tutte le Casse di mantenere l’equilibrio finanziario nel lungo periodo non può certamente essere disatteso. Gli inadempienti subirebbero, in caso contrario, un intervento normativo diretto del Ministero che, una volta ripianati i bilanci, potrebbe chiudere la gestione privatistica e riportarci nel “calderone” del pubblico con una gestione separata nell’INPS, così come è avvenuto per i Dirigenti d’Azienda. Sono certo che esistano ancora ampi margini per garantirci un futuro sereno ma per ottenere questo sarà sempre più necessario che la Categoria abbandoni sterili egoismi di parte in favore di una solidarietà intracategoriale, senza la quale non si potrà andare da nessuna parte. Il Convegno potrebbe pertanto rappresentare il cardine per una ritrovata collaborazione tra le nostre rappresentanze, per garantire un livello di pensione adeguato sia ai liberi professionisti, che hanno nell’ENPAV il primo ed il solo pilastro previdenziale, sia ai Colleghi dipendenti che devono vedere garantiti i loro contributi.

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