07/02/2023 Leggi & Fisco9 Minuti

Richiedi una consulenza fiscale gratuita per veterinari

Maria Paola Cassarani

Richiedi una consulenza fiscale gratuita per veterinari

Oggi vi aiuteremo a fare una richiesta per una consulenza fiscale gratuita per veterinari!

La consulenza fiscale è un tipo di assistenza che richiede una grande competenza e capacità oltre ad un aggiornamento continuo, quasi giornaliero, un servizio indispensabili per liberi professionisti, imprenditori e aziende.

Per poter gestire in modo corretto le numerose questioni fiscali è necessario, come già accennato, essere sempre aggiornati e aperti alle innovazioni del settore.

Il commercialista è pertanto la figura più indicata a cui rivolgersi per chiedere supporto a garanzia del successo dell’attività professionale o aziendale.

Vediamo di capire di cosa si occupa la consulenza fiscale.

Nel nostro Bel Paese la legislazione in materia fiscale è veramente molto complessa e sempre in continua evoluzione: ecco il motivo per cui molto spesso i contribuenti, siano essi privati cittadini imprenditori o società, si rivolgono e si affidano a professionisti della materia per evitare di commettere errori che potrebbero costare caro.

Cosa fa un consulente fiscale nello specifico

Il consulente fiscale compie diverse mansioni e aiuta i suoi clienti a essere in regola con gli obblighi tributari.

I fiscalisti, cioè i professionisti che lavorano sulle questioni di carattere fiscale, si occupano degli obblighi tributari dei propri assistiti, che sono società, organizzazioni sindacali, ONLUS, lavoratori autonomi liberi professionisti e altre categorie ancora.

Gli obblighi possono riguardare sia le imposte dirette, sia le imposte indirette.

I consulenti fiscali informano i clienti sulle scadenze previste e si assicurano del rispetto delle scadenze per la presentazione di documentazione e versamento delle imposte.

Si occupano dei compiti più pratici come la compilazione e la presentazione delle varie dichiarazioni, offrono servizi di assistenza di più alto profilo: si interessano, ad esempio, di consigliare e nuove imprese o i liberi professionisti che aprono una nuova Partita IVA indirizzandoli nella scelta del regime fiscale che sia il più idoneo e più conveniente possibile per la loro attività.

Mansioni del consulente fiscale

Vediamo ora dettaglio le mansioni svolte dai consulenti fiscali per i propri clienti.

Imposte dirette

Le imposte dirette sono quelle che colpiscono in modo diretto la ricchezza prodotta, il reddito, o maturata ossia il patrimonio di un contribuente. In tale ambito, il consulente fiscale si occupa delle attività seguenti:

  • -Compila la dichiarazione dei redditi con Modello 730 o Modello Unico;
  • Compila le dichiarazioni IVA e IRAP;
  • Calcola i saldi e gli acconti IRPEF, IVA, IRES e IRAP;
  • Comunica le liquidazioni periodiche IVA;
  • Compila la dichiarazione per i sostituti d’imposta con Modello 770;
  • Calcola e compila le dichiarazioni relative a TASI e IMU sugli immobili.
  • Fa consulenza sull’apertura di una Partita IVA in base al regime fiscale più idoneo alla professionalità.

Imposte indirette

Come si evince dal nome stesso, le imposte indirette colpiscono in modo indiretto la ricchezza dei contribuenti nel momento stesso in cui questa viene acquistata, venduta o trasferita.

In tale ambito, i consulenti fiscali forniscono l’assistenza calcolando i seguenti tributi:

  • Imposta di registro, applicata, ad esempio, ai trasferimenti di beni mobili e immobili;
  • Imposta di bollo, applicata sui documenti richiesti o presentati;
  • Imposta sulle successioni e sulle donazioni, applicata ai trasferimenti di proprietà in caso di decesso o donazione;
  • Imposta catastale e ipotecaria, applicate alle volture catastali per il trasferimento di beni immobili;

I consulenti fiscali italiani si occupano anche delle incombenze fiscali nel caso in cui un loro cliente lavori all’estero.

I consulenti potrebbero infatti doverlo consigliare sulle procedure per essere conforme alle eventuali verifiche fiscali che interessano sia lo Stato italiano, sia lo Stato estero.

Quelli che abbiamo menzionato sono solo alcuni degli ambiti di intervento dei consulenti fiscali.

Per poter svolgere al meglio questo ufficio i consulenti fiscali sono laureati in materie economiche o giuridiche.

Inoltre, spesso collaborano con molte altre figure specializzate e offrire ai propri clienti un servizio a tutto tondo.

Possono interfacciarsi con i dottori commercialisti, ad esempio, per questioni contabili e di bilancio, oppure con avvocati specializzati in diritto societario o tributario, ad esempio, per le controversie con l’Agenzia delle Entrate.

Procedure per aprire la Partita Iva di un medico veterinario

Tra i servizi che il SIVeLP offre ai propri iscritti vi è la consulenza fiscale gratuita che di fatto aiuta i medici veterinari a districarsi negli innumerevoli obblighi fiscali e burocratici che lo Stato impone ai liberi professionisti e che sono stati menzionati nei paragrafi precedenti.

La consulenza fiscale gratuita, che può essere richiesta dagli iscritti, è un vero toccasana che fa risparmiare tempo e denaro e consente al professionista di dedicarsi a tempo pieno al suo lavoro senza l’assillo  e il dubbio di come provvedere alle incombenze fiscali che se errate comportano pesanti sanzioni pecuniarie, non molto gradite da chiunque lavori per portare avanti un’attività, come quella del medico veterinario, fatta di sacrifici e di reperibilità continua, con dedizione per la cura amorevole degli amici animali.

A titolo generale vediamo nel seguito quali sono le incombenze per aprire una nuova partita iva in ambito veterinario come libero professionista.

Quindi per aprire una Partita Iva occorre adempiere alle richieste di tipo burocratico.

In questo caso la consulenza fiscale gratuita del commercialista è anche di tipo online, contattando i siti indicati da SIVeLP.

Prima di tutto occorre sapere che il codice di attività, chiamato anche codice Ateco, per i veterinari è il 75.00.00.

Successivamente bisogna registrarsi come impresa individuale, con la compilazione del Modello AA9/12.

Occorre anche l’iscrizione all’Albo professionale e la regolarità delle quote di iscrizione, l’apertura di una casella postale certificata, PEC che è \obbligatoria per tutti i professionisti iscritti ad un Ordine.

Bisogna, inoltre, essere inquadrati dal punto di vista previdenziale con l’iscrizione all’ENPAV, Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Veterinari, che è obbligatoria per chi è iscritto all’Ordine professionale e possiede una Partita Iva come veterinario.

Infine occorre l’iscrizione all’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazioni per gli Infortuni sul lavoro).

Regime ordinario o forfettario: qual è il più conveniente?

Un altro valido contributo che fornisce la consulenza fiscale gratuita di SIVeLP è l’aiuto che si richiede nella scelta del migliore regime fiscale.

Quello ordinario o quello forfettario?

Il regime forfettario presenta degli indubbi vantaggi, con una contabilità fiscale molto più snella.

Per chi comincia l’attività questo sarà il regime se riterrà di rientrare nel limite dei 65 mila euro di complessivi compensi annui.

C’è da aggiungere che al regime forfettario è applicato un coefficiente di redditività stabilito per legge, e quindi non si possono scaricare i costi sostenuti durante il periodo di imposta.

Viceversa il regime ordinario è applicato a chi presenta entrate professionali e compensi che superano la soglia dei 65 mila euro complessivi nell’anno di cui all’imposta precedente.

Nessun tag disponibile per questo articolo.