13/05/2010 Editoriali2 Minuti

Sanità in rosso e dovere di partecipazione alla spesa.

Sivelp

Certo sentir parlare di alzare le tasse a livello Regionale per ripianare il buco nella Sanità, lascia qualcuno sgomento. D`altra parte educare alla responsabilità nella spesa è un esercizio difficile, che comunque coinvolge in primo luogo i cittadini. Nel 2008 il SIVELP denunciò l`inopportunità di aprire un OSPEDALE VETERINARIO PER RANDAGI, nell`area Partenopea, …

Certo sentir parlare di alzare le tasse a livello Regionale per ripianare il buco nella Sanità, lascia qualcuno sgomento. D`altra parte educare alla responsabilità nella spesa è un esercizio difficile, che comunque coinvolge in primo luogo i cittadini. Nel 2008 il SIVELP denunciò l`inopportunità di aprire un OSPEDALE VETERINARIO PER RANDAGI, nell`area Partenopea, con un organico di quaranta medici. Ci sembrava -e ci sembra- uno di quei servizi non proprio indispensabili per il cittadino. Ma a quanto pare la spesa di quell`opera, ed il suo continuo rifinanziamento, non ha scandalizzato l`opinione pubblica. Viceversa la spesa può essere razionalizzata, e forse ne potrebbe derivare anche un qualche beneficio per i cittadini (oltre alla riduzione delle tasse, naturalmente), come quello di capire che un veterinario che lavora unicamente per lo Stato rappresenta una garanzia da “inciuci” controllore-controllato.Potrebbero percepire che dare l`operatività ai liberi professionisti costa meno, e mantiene il controllo pubblico indipendente e libero da compromessi. Probabilmente bisogna avere le idee chiare su quale direzione intendiamo imboccare perché, se ai cittadini va bene pagare di tasca propria ospedali e ambulatori per animali, canili sanitari, mantenimento di randagi ad vitam e relativi danni, mutua per gli animali, ambulanze ecc…, è sacrosanto dovere della politica fornire loro questi servizi, insieme al relativo conto spese. In caso contrario, forse ci aspetta maggior prudenza.

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