Come ogni anno il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiede la trasmissione dati al Sindacato Veterinari Liberi Professionisti.
Questo significa che un’Associazione di Categoria formalizza la propria attività alle Istituzioni e ogni anno ne rende conto. Non tutti i Sindacati sono composti unicamente di dipendenti in senso stretto; si pensi ad esempio ai Giornalisti che si trovano in una situazione occupazionale per molti versi sovrapponibile a quella dei Veterinari.
Sicuramente esistono molti modi di fare Associazioni di Categoria, tuttavia un Sindacato deve renderne conto allo Stato.
I Medici Veterinari siano consapevoli che la scelta di rappresentanza può dunque essere più o meno formale e che le stesse iscrizioni, quando estranee a qualsiasi genere di controllo istituzionale, possono essere sbandierate secondo occasionale opportunità; in particolare in caso di adesioni automatiche e senza alcuna quota associativa (nel qual caso l’associazione è sostenuta da altre fonti di finanziamento).
Un Sindacato di Liberi professionisti ha lo scopo di difendere la professione e in particolare quella del settore. Ecco perchè possono non essere utili estreme generalizzazioni (pur raccomandate in casi specifici) ma non tornano utili nemmeno interessi particolari (affari!) che si presentano come difese dell’intera Categoria. Ai veterinari occorre valutare con grande attenzione se e come si promuovono gli interessi perchè essere lobby è un concetto decisamente approvato dall’Unione Europea ma da noi -frequentemente- esistono lobby di pessima qualità che difendono interessi privati e celati dietro a slogan e vantaggi economici di parte.