25/11/2011 Editoriali5 Minuti

Vacche a terra: “Striscia la notizia” denuncia un problema zootecnico che la medicina veterinaria deve gestire e risolvere

Sivelp

Vacche a terra: “Striscia la notizia” denuncia un problema zootecnico che la medicina veterinaria deve gestire e risolvere. Due sindacati si attivano: quello dei veterinari liberi professionisti (SIVeLP) e quello dei veterinari del servizio pubblico (SIVeMP). Le recenti puntate di “Striscia la notizia” ripropongono il problema delle “vacche a terra” trasportate ai macelli …

Vacche a terra: “Striscia la notizia” denuncia un problema zootecnico che la medicina veterinaria deve gestire e risolvere. Due sindacati si attivano: quello dei veterinari liberi professionisti (SIVeLP) e quello dei veterinari del servizio pubblico (SIVeMP). Le recenti puntate di “Striscia la notizia” ripropongono il problema delle “vacche a terra” trasportate ai macelli senza rispetto del benessere animale. L’ultima puntata, dopo una precedente che indagava sul carico e sulle spedizioni di animali non deambulanti, si è concentrata sulla fase terminale del problema,l’arrivo al macello. Il servizio andato in onda il 22 u.s. avrebbe potuto approfondire le eventuali responsabilità o le negligenze dei veterinari pubblici che nel macello devono provvedere alla visita pre‐macellazione necessaria per accertare lo stato di salute degli animali. Invece la situazione prospettata adombra illeciti ma non dice se i veterinari del macello hanno effettuato le procedure correttamente (abbattimento sul camion) o se le hanno trascurate commettendo infrazioni o reati; il quadro rappresentato consente sospetti ma non consente di esprimere un giudizio univoco, né fornisce elementi oggettivi per fare pulizia, dove pulizia occorre fare. La filosofia del servizio di “Striscia la notizia” è quella di sollevare un problema. La filosofia a cui SIVeMP e SIVeLP si ispirano è di operare per la risoluzione dei problemi, senza semplificazioni e generalizzazioni. Il punto in cui si evidenzia il problema non è il punto in cui si crea il problema. Il macello è il punto finale della filiera dove si prende solo atto di una situazione e la si gestisce al meglio, nel rispetto delle norme. In questi casi il veterinario ufficiale non deve respingere l’automezzo contenente gli animali a terra, dove andrebbero a finire altrimenti? E quanto e come sarebbe stata prolungata l’agonia degli animali? L’abbattimento immediato in questi casi è l’unico modo per porre fine alle loro sofferenze. A 5 anni dall’entrata in vigore del regolamento 1/2005, SIVeMP e SIVeLP ritengono di dover stigmatizzare che queste situazioni non devono più ripetersi. I colleghi dei macelli devono assicurare il benessere degli animali giunti alla visita pre‐macellazione, disponendo l’immediato abbattimento sugli automezzi prima dello scarico, che comporterebbe un ulteriore maltrattamento, di quelli non deambulanti. Ma non è sufficiente proteggere gli animali al macello, è necessario attivare costantemente le procedure sanzionatorie in vigore ed effettuare le dovute segnalazioni ai servizi veterinari competenti territorialmente per identificare gli allevamenti‐problema e consentirne l’immediata ispezione, per affrontare il problema all’origine e scoraggiare, rendendoli antieconomici, i trasporti illegali di animali affetti dalle diverse patologie che li rendono non deambulanti. Per affrontare in forma compiuta, razionale e professionale il problema delle “vacche a terra” è necessaria una forte alleanza delle diverse componenti della medicina veterinaria. Tanto di coloro che negli allevamenti svolgono quotidianamente e con professionalità il loro lavoro clinico, quanto di coloro che nei Servizi Veterinari pubblici sono deputati a far rispettare le regole sanitarie. Per questo il SIVeMP ed il SIVeLP hanno deciso di unire le loro forze, attivando un tavolo tecnico per approfondire l’argomento non solo negli aspetti scientifici e giuridici, ma anche negli aspetti comunicativi, etici ed economici. Il comparto zootecnico è un settore importante nella nostra economia che può essere gravemente danneggiato dalle zoomafie e per certi versi essere messo in discussione da una visione disneyana degli animali. La zootecnia deve essere preservata dai danni che le possono arrecare sia i comportamenti irresponsabili e illeciti di alcuni allevatori/trasportatori, sia la superficialità o connivenza di quei veterinari che, ai diversi livelli, avallassero tali comportamenti.

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